L’indice S&P 500 è stato l’indice da tenere d’occhio ieri: ha promesso molto, ma alla fine ha fornito poco. Il quadro generale (grafici settimanali) favorisce ancora i tori, ma i grafici giornalieri stanno facendo del loro meglio per suggerire il contrario.
Al momento della scrittura, i future sugli indici sono in verde, il che suggerisce un inizio positivo della sessione odierna.
Ieri, l’S&P 500 ha iniziato a spingere un breakout, ma alla chiusura delle contrattazioni è tornato sotto la resistenza. I volumi sono saliti fino a confermare la distribuzione, anche se i dati tecnici sono nettamente rialzisti.
Oggi si presenta un’altra opportunità, ma l’indice si sta avviando verso un periodo di relativa sottoperformance rispetto ai suoi omologhi. Ancora una volta, non è un buon segno per chi è alla ricerca di un mercato toro, ma le cose stanno così.
Il Nasdaq non ha fatto molto in entrambi i casi e rimane legato alla resistenza del canale discendente. Non è stata confermata alcuna distribuzione, i dati tecnici sono nettamente rialzisti e l’indice rimane al di sopra delle medie mobili a 20 e 50 giorni.
L’indice che ha segnato la più grande inversione di picco è stato il Russell 2000 (IWM). C’era una chiara simmetria tra il picco di luglio e quello di ieri. Se l’indice dovesse seguire lo stesso percorso, ci si può aspettare un breve e brusco calo. I dati tecnici sono nettamente rialzisti, come lo erano all’epoca. La prospettiva migliore per i tori è che l’azione premercato riesca a intaccare il massimo dello spike, ma se dovesse rimanere al livello della chiusura di ieri o vicino ad essa, all’apertura dei mercati si potrebbe trasformare in una brutta giornata.
Per la giornata di oggi, vorremo vedere come si evolveranno le candele ribassiste di ieri. Se vedremo un movimento verso i massimi di ieri, sarà un passo importante per negare l’implicazione ribassista di ieri. Ma qualsiasi difficoltà corre il rischio di espandersi in qualcosa di peggiore. Sono ancora favorevole a un trend rialzista più ampio, ma con le elezioni in arrivo potrebbero essere mesi difficili.