Rassegna giornaliera sul mercato forex, 03 gennaio 2021
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management
I tori del dollaro si sono caricati nel primo giorno di scambi del 2022. Il biglietto verde è salito bruscamente contro tutte le principali valute, ed il cambio USD/JPY ha chiuso al massimo di 4 anni. Il rally di ieri del dollaro è stato dovuto principalmente all’impennata dei rendimenti deI titoli del Tesoro USA. Il rendimento dei decennali è salito sopra l’1,6%, per la prima volta dopo più di un mese, mentre il rendimento dei titoli a 2 anni è salito al livello più alto da marzo 2020. La prospettiva di tre aumenti dei tassi dalla Federal Reserve quest’anno sta creando la domanda per il dollaro. Dicembre è stato un mese pesante per il biglietto verde, nonostante la posizione meno cauta della banca centrale.
In questo nuovo anno, gli investitori sembrano meno preoccupati dell’impatto economico della variante Omicron, che si sta dimostrando meno letale delle precedenti varianti, e, come suggerisce un titolo del Wall Street Journal, la “variante Omicron potrebbe finire per salvare vite” in quanto la rapida circolazione del virus meno letale potrebbe portare all’immunità di gregge. Gli eventi economici di questa settimana dovrebbero sottolineare l’appeal del dollaro. Ci aspettiamo dei verbali FOMC meno cauti e dei dati positivi sull’occupazione questo venerdì. Tuttavia, non aspettatevi che il report di oggi dell’ ISM sul settore manifatturiero spinga il biglietto verde, in quanto la regione di Philadelphia ha riportato una crescita decisamente più debole.
Le valute legate alle materie prime sono state le più colpite dal rialzo del dollaro, con il dollaro australiano in calo quasi di 1 punto percentuale del suo valore. I mercati australiani sono rimasti chiusi lunedì, ma l’aumento record dei casi di COVID e la sospensione di China Evergrande Group (HK:3333) sulla borsa di Hong Kong hanno colpito duramente AUD e NZD. Detto ciò, il governo australiano ha dichiarato che l’impatto più lieve della variante Omicron permette di andare avanti con i piani di riapertura.
Secondo il Primo Ministro Morrison:
“Dobbiamo smetterla di pensare al numero dei casi e pensare alla malattia grave, convivendo con il virus, gestendo la nostra salute e assicurandoci di tenere sotto controllo i sintomi facendo andare avanti l’economia”.
A differenza dell’Australia, i casi di COVID-19 in Nuova Zelanda restano sotto controllo, con i nuovi casi che si sono stabilizzati durante il mese scorso. Ciò vuol dire che se ci dovesse essere una ripresa della propensione al rischio, il dollaro neozelandese dovrebbe riprendersi velocemente.
Sarà una settimana intensa per i trader del dollaro canadese, con il report sull’occupazione di dicembre, l’indice IVEY PMI e la bilancia commerciale in agenda. Il cambio USD/CAD è salito bruscamente questo lunedì sulla scia dei rialzi del dollaro USA, e c’è ancora margine di rialzo.
Sebbene i prezzi del petrolio siano in salita, sarà difficile che la crescita occupazionale canadese replichi i dati dello scorso mese. Inoltre, la Federal Reserve potrebbe alzare i tassi di interesse prima della Banca del Canada.
Rispetto alle altre principali valute, euro e sterlina sono state più resilienti. Con una banca centrale cauta e dati sottotono, ci sorprende che l’EUR/USD sia scambiato sopra e non sotto l’1,12. L’Europa è stata colpita duramente dal COVID-19, e a differenza di altri paesi che stanno continuando a riaprire, molte nazioni della zona euro hanno inasprito le restrizioni.
La sterlina merita di fare bene. Non soltanto la Banca d’Inghilterra ha sorpreso con un aumento dei tassi a dicembre, ma il governo britannico non crede che siano necessarie altre misure in quanto la variante Omicron è “chiaramente più leggera” delle atre varianti, secondo Boris Johnson.
Sebbene gennaio sia solitamente un mese debole per il dollaro USA, il biglietto verde dovrebbe andare bene questa settimana, con possibili ulteriori rialzi nel corso del mese.