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Il gas naturale si prepara alla prima iniezione della stagione primaverile

Pubblicato 04.04.2019, 15:44
Aggiornato 02.09.2020, 08:05
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La prima iniezione di gas nelle scorte per quest’anno potrebbe appena essere avvenuta ed il conseguente dibattito sul prezzo primaverile dovrebbe far salire le temperature sui mercati, anche se quelle vere restano basse.

La U.S. Energy Information Administration probabilmente nel suo report settimanale sul gas naturale atteso alle 10:30 ET (14:30 GMT) riporterà un aumento di 10 miliardi di piedi cubici nelle scorte, dopo l’utilizzo di quello prodotto la scorsa settimana per gli impianti di riscaldamento durante una delle settimane meno fredde dell’anno. Nella settimana precedente al 22 marzo, l’EIA ha riportato un calo di 36 miliardi di piedi cubici.

Il report dell’EIA segue il calo dei future del gas naturale con consegna a maggio sull’Henry Hub del New York Mercantile Exchange per il terzo giorno consecutivo; i future si sono attestati infatti in calo dell’1% sulla settimana, a 2,677 dollari per milione di Btu. Il fondo della seduta di ieri di 2,659 dollari per mmBtu è poco più del minimo di due mesi della settimana scorsa di 2,656 dollari.

La domanda di gas si indebolisce dopo uno degli anni più pesanti di sempre

Natural Gas Daily Chart

Gli Stati Uniti hanno registrato uno dei consumi più pesanti di gas mai visti quest’inverno, con la domanda per il riscaldamento schizzata per via delle temperature basse da record dovute al vortice polare. I prezzi del gas hanno raggiunto il massimo di oltre quattro anni e mezzo di quasi 5 dollari per mmBtu al picco della stagione fredda a novembre.

Con l’arrivo della primavera, tuttavia, il clima è diventato più mite, rendendo più difficile la questione dei prezzi.

Le prospettive tecniche giornaliere di Investing.com indicano “Strong Sell” sul gas naturale, con supporto di livello 3 di Fibonacci a 2,642 dollari per il contratto del gas con consegna a maggio sull’Henry Hub. In base all’attestazione del contratto di ieri non c’è stato molto cambiamento, anche se il ribasso fondamentale potrebbe essere maggiore una volta cominciate davvero le vendite.

Ieri Reuters ha riportato che i prezzi del gas naturale del giorno successivo presso l’hub di Waha nel Texas occidentale sono crollati a livelli negativi da record, il che significa che alcuni trivellatori hanno dovuto pagare chi non aveva la capacità di gasdotti per ricevere il gas indesiderato e che non hanno avuto nulla in cambio.

Le limitazioni dei gasdotti impediscono alle scorte di gas di raggiungere i consumatori

Le limitazioni dei gasdotti nel bacino Permiano nel Texas occidentale, il principale giacimento petrolifero della nazione che produce anche alti volumi di gas, hanno pesato sui prezzi del gas nella zona per un certo periodo. La domanda debole ed i recenti problemi degli impianti in un oleodotto chiave in Nuovo Messico stanno peggiorando i problemi, affermano gli analisti.

Dan Myers, analista di Gelber & Associates a Houston, per la situazione ribassista incolpa anche le aspettative di considerevoli iniezioni nelle scorte a breve termine, con le previsioni che mostrano che il clima non sarà né abbastanza freddo da accendere gli impianti di riscaldamento e né abbastanza caldo per l’aria condizionata.

Secondo Reuters, la scorsa settimana ad esempio si sono registrati solo 101 gradi giorno di riscaldamento (HDD), rispetto ai 113 della stessa settimana dell’anno scorso ed alla media trentennale di 110 sul periodo. Gli HDD misurano di quanti gradi la temperatura media giornaliera è inferiore ai 65 gradi Farenheit (18 gradi Celsius) e vengono usati per stimare la domanda per il riscaldamento di abitazioni e uffici.

Clima più mite, produzione ai massimi storici, meno esportazioni di LNG

Oltre al clima più mite, anche la produzione ai massimi storici ed i flussi ridotti di gas naturale liquefatto (LNG) per le esportazioni pesano sul mercato.

Gli analisti prevedono che questa settimana potrebbe esserci un’iniezione pari fino a 30 miliardi di piedi cubici, con la stima media di un aumento di 15 miliardi di piedi cubici. Nella stessa settimana dello scorso anno si è registrato un calo di 20 miliardi di piedi cubici, mentre la media quinquennale è di un incremento di 5 miliardi di piedi cubici.

Afferma Myers:

“La domanda si sta indebolendo e continuerà a scendere nel weekend con l’arrivo di temperature più calde del normale”.

Le previsioni di freddo in arrivo a fine aprile potrebbero aiutare i prezzi

Ma tra due settimane le previsioni indicano temperature più basse. Se dovessero persistere, potrebbero limitare le iniezioni nelle scorte, creando scorte più tipiche per questo periodo dell’anno ed aiutando la ripresa dei prezzi.

Le scorte di gas sono rimaste al di sotto della media quinquennale dal settembre 2017, supportando i prezzi sopra i 2 dollari. Gli attuali livelli delle scorte sono circa il 18% al di sotto della stessa settimana dello scorso anno e circa il 32% in meno rispetto alla media quinquennale.

Con un aumento di 10 miliardi di piedi cubici la scorsa settimana, le scorte di gas ammonterebbero a circa 1,117 mila miliardi di piedi cubici, il minimo dal 2014, in base ai dati EIA.

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