Se l’attuale mercato rialzista (si, dobbiamo ancora definirlo così) finisse oggi, per la gioia di pochi, si registrerebbe un record storico: sarebbe il più breve dal dopoguerra.
Spesso ci preoccupiamo più dei ritracciamenti nel breve che di cercare una visione più ampia.
Il mercato rialzista attuale ha chiuso 390 giorni di negoziazione e il rendimento dal suo principio è stato del 40,7%. Ciò lo colloca al quart'ultimo posto su 13 bull market. Mentre il mercato rialzista con guadagni più ampi, parliamo di una performance del +94,5%, è stato quello post-pandemia del 2020 e il rally con la performance più debole, seppur positiva (+11%), è stato quello del 1946.
La linea rossa rappresenta il bull market attuale, rispetto a quelli passati, partito a dicembre 2022.
Fatto sta che ci troviamo in un mercato totalmente diverso rispetto a un anno fa
Se nel 2023 erano i titoli growth a mega capitalizzazione il mercato rialzista, seguire quella tendenza era l’unico modo per sovraperformare. Infatti, dal grafico sopra, possiamo notare
come la performance dell'indice S&P 500 suddiviso per settore, evidenzia la forte tendenza rialzista dei settori orientati alla crescita, nel mezzo in blu quelli value e in rosso i settori risk-off.
Oggi la storia sembra essere cambiata decisamente
In questo nuovo anno i servizi di comunicazione, un settore in trend rialzista, sono tra i migliori mentre il settore immobiliare è ancora una volta in evidente difficoltà, ma non c'è ancora una tendenza e preferenza definita viste le performance dei settori nel "mezzo".
C'è indecisione all'interno del mercato su quale "gruppo" avrà la meglio
Il rapporto crescita vs valore ha avuto una tendenza al rialzo fino a settembre 2020, poi nuovamente nel 2021 e nel 2023 tentando di superare il massimo precedente. C'è stato il breakout alla fine dell’anno scorso ed in questo 2024 si è consolidato al di sopra del livello "chiave" di supporto. Consolidamenti del genere di solito tendono a continuare il trend di lungo termine, che in questo caso è rialzista. La crescita dovrebbe continuare a sovraperformare nel lungo termine mentre nel breve-medio la rottura al ribasso momentanea potrebbe presagire una vera e propria inversione di tendenza a favore del Value.
Ma prima di passare dalla parte dei ribassisti dovremmo vedere un indebolimento dell’ampiezza del mercato. Vale a dire un’inversione di tendenza a livello generale del mercato, ma ad oggi il 58% dei titoli dell'S&P 500 si trovano al di sopra di una media mobile a 200 giorni. Di conseguenza non siamo ancora in un trend ribassista, visto anche il numero di nuovi minimi ancora al di sotto dei livelli che abbiamo visto nel corso del 2023
Alla prossima!
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