“La gratitudine è il sentimento del giorno prima” (Giulio Andreotti)
Il mese di luglio è iniziato sotto i migliori auspici. La prima settimana si è chiusa in rialzo per tutte le principali Borse mondiali: l’indice MSCI World Equity ha guadagnato il 2%, l’Euro Stoxx 50 l’1,7%, mentre Piazza Affari il 2,5%, superando la soglia di 34mila punti. A Wall Street le cose sono andate ancora meglio: Nasdaq +3,3%, S&P 500 +1,61%. A mettersi in luce è stata Apple (NASDAQ:AAPL), +7,5%, mentre Nvidia ha “contenuto” i guadagni: +1,65%. Questa mattina i mercati saranno però messi alla prova dei risultati delle elezioni politiche in Francia che hanno riportato un risultato inaspettato alla vigilia: la vittoria della coalizione di centro-sinistra, affermatasi come primo partito rispetto al Fronte Nazionale di Marine Le Pen, giunta addirittura terza alle spalle del partito del Presidente della Repubblica Macron. Una situazione non chiara su chi governerà il Paese e che quindi potrebbe pesare in particolare sul mercato dei titoli di Stato europei. La conferma di una fase di instabilità politica potrebbe quindi frenare la BCE nel percorso di riduzione dei tassi di interesse. Su questa prospettiva pesa anche il perdurare della volatilità nel mercato delle materie prime: il petrolio ha chiuso la scorsa settimana in rialzo di oltre il 2%, avvicinando la soglia di $85 mentre il prezzo del future sul gas alla Borsa di Amsterdam, benchmark per i prezzi europei, resta sopra la soglia di €33. Degna di nota la debolezza del Bitcoin -9% in 5 sedute, sceso sotto la soglia di $60mila, e oltre il 25% sotto i massimi storici. Il calendario macro della settimana mette sotto i riflettori gli USA: mercoledì alle 16 un discorso del presidente della Fed, Jerome Powell, giovedì alle 14:30 l’inflazione a giugno.
La Borsa dei Laburisti
Se elezioni europee si è affermato il conservatorismo, a sorpresa le prime indicazioni delle elezioni parlamentari francesi hanno mostrato una vittoria della sinistra. Anche nel Regno Unito il Parlamento ha virato decisamente a sinistra, ponendo fine a 14 anni di dominio dei Tory. Il laburista moderato Sir Keir Starmer ha trionfato alle elezioni generali, infliggendo al premier uscente Rishi Sunak la peggiore sconfitta dal 1834, anno della fondazione del partito. I mercati sono soddisfatti e prevedono un rimbalzo positivo per l'azionario britannico. Tuttavia, il nuovo governo dovrà affrontare sfide significative per rilanciare l'economia, limitato dalla difficile situazione di bilancio. Un sondaggio tra i gestori azionari britannici mostra ottimismo per l'equity nazionale. Matthew Beesley, CEO di Jupiter AM, afferma che il mercato britannico ha fondamentali solidi, operando vicino ai massimi storici, anche se le valutazioni sono ai minimi a causa dell'incertezza politica degli ultimi anni. Beesley ritiene che il nuovo governo possa portare stabilità politica e una chiara strategia di crescita industriale. Adrian Gosden e Chris Morrison, investment manager di UK Equity Income di Jupiter AM, aggiungono che ci sono quattro fattori di supporto: l'indebolimento dell'inflazione, un possibile taglio dei tassi dalla Bank of England, valutazioni interessanti e buone performance degli utili aziendali.
L’AI rallenta in Borsa?
Secondo l’ufficio studi di UBS nei primi sei mesi del 2024, il mercato azionario ha registrato un aumento significativo grazie ai progressi dell'intelligenza artificiale, alle fluttuazioni dei tassi di interesse delle obbligazioni e alla mancanza di chiarezza nella politica globale. Per il terzo trimestre, gli analisti prevedono che l'influenza dell'espansione dell'IA resterà robusta, ma ci sono speculazioni sulla durata di questo trend positivo che ha beneficiato principalmente poche aziende di settore. Questa preoccupazione è alimentata dal recente calo delle azioni di Nvidia, dopo aver raggiunto i massimi storici a giugno. Nonostante i dubbi, UBS ritiene che il settore dell'intelligenza artificiale offra la combinazione più interessante di crescita prevedibile degli utili, forza competitiva e opportunità di ulteriori investimenti, mostrando particolare ottimismo per le aziende di semiconduttori. La Banca d’Affari si aspetta infine che Federal Reserve inizi a ridurre i tassi di interesse nella seconda metà del 2024. Un messaggio forte che allontana i dubbi circa un atteggiamento attendista di Jerome Powell sino a fine anno, mentre il resto del mondo ha avviato il percorso di riduzione del costo del denaro dopo quasi 3 anni consecutivi di rialzi.