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Il rame, lontano dai massimi record, cerca una direzione nel 2022

Pubblicato 11.01.2022, 14:19
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Il prezzo del rame ha toccato i massimi storici lo scorso anno ed ha chiuso con i guadagni maggiori dal 2017. I trader sperano che la continua ripresa globale dalla pandemia di coronavirus faccia proseguire il rally del principale metallo industriale al mondo quest’anno.

Ma, crescita mondiale a parte, i persistenti timori per l’economia cinese, e per la poca trasparenza dimostrata da Pechino nel gestire le mutazioni del COVID, potrebbero pesare sul prezzo del rame, che si basa molto sulla domanda cinese.

Evidenziando queste preoccupazioni, il prezzo del rame ha iniziato l’anno in modo deludente, staccandosi dai picchi del 2021.

Il contratto a tre mesi del rame sul London Metal Exchange ha chiuso l’anno scorso in salita del 25% a 9.720,50 dollari la tonnellata, dopo il massimo storico di 10.746 dollari segnato a maggio. Finora quest’anno è sceso dell’1,6%, oscillando a poco meno di 9.625 dollari.

London Copper Monthly

Grafici gentilmente forniti da skcharting.com

Anche il contratto del rame USA sul COMEX a New York è balzato del 25% nel 2021, chiudendo a 4,40 dollari la libbra, dopo il massimo storico di 4,888 dollari di maggio. Dall’inizio del 2022 è sceso dello 0,3%, oscillando a poco meno di 4,40 dollari.

Tutto il gruppo dei metalli base, composto da rame, piombo, zinco, alluminio e stagno, è andato alla grande nel 2021, compensando il rallentamento del 2020, e quest’anno potrebbe vedere continuare la forte domanda, “ma con una maggiore volatilità del prezzo mentre si riprenderà il lato dell’offerta”, spiega Gavin Wendt, direttore di Mine Life, in una recente analisi del settore di Bloomberg.

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Ieri è arrivata la notizia che la Cina ha messo in lockdown una città di cinque milioni di persone, un giorno dopo aver identificato la variante Omicron del COVID nella centrale provincia di Henan. Si tratta della seconda città chiusa in due mesi per i timori di un potenziale ritorno della pandemia a causa di questa variante altamente trasmissibile.

Sebbene l’ultima mossa di Pechino dimostri il suo impegno nella lotta al COVID, la trasparenza del paese circa la pandemia resta motivo di apprensione per il mondo, in quanto non è stato costante nell’aggiornare e nel fornire statistiche ed avvertimenti tempestivamente agli altri paesi riguardo l’esposizione e la vulnerabilità al virus.

Data la potenziale diffusione di Omicron in vista delle Olimpiadi Invernali di Pechino (che cominceranno a febbraio) sempre più città cinesi dovrebbero inasprire le misure di distanziamento sociale e persino imporre dei lockdown verso il periodo del capodanno Lunare, che comincerà il 1° febbraio, ha reso noto Lu Ting, capo economista per la Cina di Nomura.

“Le vendite al dettaglio e il settore dei servizi potrebbero essere di nuovo duramente colpiti”, ha scritto Ting in una nota di Nomura di domenica, pubblicata dal South China Morning Post di Hong Kong. L’economista si aspetta corrispondenti tagli delle previsioni di crescita per l’economia cinese nel primo trimestre.

Fondamentalmente, tutto questo potrebbe pesare sul rame, che dipende dalla Cina per circa il 55% dei consumi.

US Copper Monthly

Neanche tecnicamente le prospettive del rame sembrano promettenti, con un’evidente inclinazione al ribasso, spiega Sunil Kumar Dixit, a capo delle strategie tecniche di skcharting.com.

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“I grafici mensili a lungo termine per il rame USA mostrano scambi all’interno di un triangolo simmetrico, molto simili a pattern flag pole”, dice Dixit.

Secondo lui i prezzi COMEX del metallo si muovono lateralmente da quando non sono riusciti a ritestare il massimo storico di maggio di 4,888 dollari.

“Il calo della lettura stocastica di 17/19 offre spazio ad ulteriori ribassi”, aggiunge Dixit.

“Lo scenario a breve termine mostra che il metallo si trova in un range di 4,823-3,966 dollari. Ulteriori movimenti dipenderanno da quale livello sarà infranto per primo”.

Il rame a tre mesi sul London Metal Exchange presenta una formazione simile a quella del rame COMEX, nota Dixit. Ed aggiunge:

“Anche il prezzo di Londra si muove lateralmente all’interno di un pattern flag pole triangolare simmetrico, con l’angolo che si riduce di mese in mese”.

Dixit fa notare che dal massimo di maggio dello scorso anno, anche gli scambi del rame a Londra si trovano in un canale discendente, in un range compreso tra 10.270 ed 8.738 dollari.

“Gli scambi nella parte debole degli 8.738 dollari possono spingere il rame LME giù fino alla Banda di Bollinger® media ad 8.472 dollari ed alla media mobile esponenziale su 50 mesi di 7.512 dollari”, spiega Dixit.

E aggiunge:

“Un’infrazione sopra i 10.270 dollari potrebbe far riprendere il trend rialzista che punta a ritestare l’apice dei 10.746 dollari ed estendere il rally di altri 2.000 punti raggiungendo i 12.800 dollari su un periodo più lungo”.

Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.

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