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Il rialzo del rame si ferma ma 4 fattori prospettano nuovi massimi in arrivo

Pubblicato 29.10.2021, 14:44
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Articolo scritto in esclusiva per Investing.com

Il “dottor Rame” è molto più di un metallo non ferroso scambiato sulla divisione COMEX del CME sul mercato dei future e sul London Metals Exchange sul mercato forward. Il prezzo del rame tradizionalmente sale nei periodi di espansione economica e scende durante le contrazioni. Il rame si è guadagnato il titolo di materia prima con un dottorato in economia perché viene considerato un barometro dello stato di salute e benessere dell’economia globale.

Ma, nel 2021, il rame ha ottenuto un altro ruolo. Mentre il prezzo si dirigeva verso un massimo storico a maggio, Goldman Sachs ha definito il rame “il nuovo greggio”, spiegando che la decarbonizzazione è impossibile senza il metallo. Il rame ora è una materia prima fondamentale per l’evoluzione della rivoluzione verde contro i cambiamenti climatici.

Il fondo United States Copper Index Fund, LP (NYSE:CPER) è un ETF che replica l’azione di prezzo del metallo rosso.

Quattro ragioni per cui il rame si dirigerà molto più in alto

A 4,40 dollari la libbra, il quadro a lungo termine per il rame resta rialzista. Quattro ragioni mi spingono a trovarmi d’accordo con Goldman Sachs ed altri analisti che si aspettano massimi più alti per il rame nei prossimi mesi ed anni.

  • Inflazione: erode il potere di acquisto del denaro, fattore rialzista per il rame e tutte le materie prime. Gli ultimi dati sull’indice sui prezzi al consumo negli USA e nel mondo indicano un aumento dei prezzi e delle pressioni inflazionarie. Sebbene la banca centrale USA e gli economisti parlino di fattori “transitori”, lo stimolo ed i tassi di interesse storicamente bassi continuano ad alimentare la bestia dell’inflazione. Lo scorso weekend, il fondatore ed amministratore delegato di Square (NYSE:SQ) Jack Dorsey ha dichiarato che sta arrivando l’iperinflazione, twittando: “Arriverà presto negli USA, e nel mondo“.
  • Agenda verde: Goldman chiama il rame “il nuovo greggio”. Il rame è richiesto per i veicoli elettrici, le turbine eoliche ed altri prodotti ad energia alternativa. La domanda dovrebbe aumentare in modo accelerato nei prossimi anni, con il mondo che contrasta i cambiamenti climatici.
  • Requisiti per le infrastrutture: Cina ed India continuano ad avere infiniti requisiti infrastrutturali. Gli USA hanno un nuovo piano per le infrastrutture. In quanto materiale edilizio essenziale, la domanda di rame sta salendo.
  • Problemi di approvvigionamento: Ci vogliono dagli 8 ai 10 anni per avere disponibile una nuova produzione di rame. Molti giacimenti si trovano in aree problematiche, come la Repubblica Democratica del Congo. L’aumento della domanda probabilmente causerà un deficit delle scorte nei prossimi anni.

Le correzioni del mercato rialzista possono essere brutali. Il rame è crollato di oltre il 19% dal massimo storico di maggio. A 4,40 dollari il 27 ottobre, il rame era scambiato a poco meno del punto medio del range di prezzo da maggio.

Intanto, la Cina, il principale consumatore di rame al mondo, ha tentato di raffreddare il rally del rame e di altre materie prime. Da luglio, i cinesi hanno venduto 570.000 tonnellate metriche di rame, alluminio e zinco.

Sebbene le vendite possano aver limitato temporaneamente i prezzi, i forward di alluminio e zinco sono saliti a nuovi massimi e il rame ad ottobre è schizzato, dopo la quarta asta all’inizio del mese. Le vendite strategiche cinesi possono aver raffreddato i rally, ma non hanno fatto scendere di molto i prezzi.

Con il mondo che abbraccia l’energia alternativa, si sta creando una tempesta rialzista quasi perfetta per il mercato del rame.

CPER: un ETF del rame

La via più diretta per una posizione di rischio sul rame è quella dei forward sul London Metals Exchange e i future sulla divisione COMEX del CME. Ma, per chi punta a partecipare sul mercato del rame senza avventurarsi nell’arena volatile dei forward o dei future, un’alternativa è lo United States Copper Index Fund, LP (CPER).

Al livello di 26,82 dollari ad azione, CPER ha 246,96 milioni di dollari di asset in gestione. L’ETF è scambiato ad una media di oltre 309.000 azioni al giorno, con una commissione dello 0,80%.

Il rame è passato dai 2,0595 dollari del marzo 2020 al massimo di 4,8985 dollari la libbra nel maggio 2021, un’impennata del 137,8%.

CPER Daily

Fonte: Barchart

Nello stesso periodo, l’ETF CPER è salito da 12,87 a 29,60 dollari ad azione, un balzo di ben il 130%, replicando l’azione di prezzo del metallo rosso.

Il rame potrebbe fermarsi al livello di 4,40 dollari. Sebbene abbia registrato un massimo più basso, sta segnando minimi più alti, segnale di interesse rialzista. Comprare il rame sulla debolezza di prezzo potrebbe essere un approccio ottimale per i prossimi anni.

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