I media occidentali, compresi quelli italiani, avevano preannunciato il disastroso futuro dell’economia russa a seguito delle sanzioni impartite dall’occidente allo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina. I vari pacchetti di provvedimenti, tra embarghi, sequestri, blocchi ed estromissioni aveva creato una situazione di caso, un marasma che, come sempre, sui grafici, si traduce in una sola parola: volatilità.
Ed è proprio in questo contesto che, il 23 febbraio 2022, il cambio USDRUB ha iniziato ad avviarsi verso il suo massimo storico a 157 toccato il 7 marzo 2022. A partire da quel giorno, però, qualcosa è cambiata. Cerchiamo di vedere i motivi per cui il rublo non solo non è crollato, allontanando, almeno per il momento, lo spettro del default. Questo perché nonostante l’occidente abbia congelato le riserve russe in valuta detenute all’estero, necessarie per ripagare i propri creditori, il grado di solvibilità del debito di Mosca non sembrerebbe intaccato, malgrado il downgrade delle agenzie di rating.
In questo video spiego i motivi per cui l'economia russa rimane molto forte, anche dopo le sanzioni che potrebbero rivelarsi un boomerang per i paesi sanzionatori.