Il titolo di Disney (NYSE:DIS) è rimbalzato ieri, con +1,57%. E questo ha fatto sì che il Dow Jones Industrial Average, di cui Disney è uno dei 30 componenti, chiudesse la giornata al rialzo, l’unico importante riferimento USA a chiudere in territorio positivo ieri.
Trader ed investitori hanno fatto incetta delle azioni del colosso dell’intrattenimento quando la società di Burbank, California, ha annunciato la riapertura del parco acquatico Disney World dopo una pausa di quasi due anni per la pandemia. Chiaramente, i mercati si sono entusiasmati per il potenziale aumento del flusso dei ricavi di Disney.
Tuttavia, l’aumento della domanda stimato si basa sulla capacità del parco di restare aperto, il che non è necessariamente scontato mentre un’altra ondata di COVID si sta diffondendo in tutto il mondo.
Quindi, i tori di DIS potrebbero dover affrontare un ostacolo ribassista, visibile tramite i segnali tecnici.
Il titolo di Disney ieri ha chiuso al massimo del 10 dicembre, aumentando le probabilità di resistenza. Dopo essere crollato del 20% in sole tre settimane, l’attuale modesto rialzo potrebbe dimostrarsi essere una flag ascendente e ribassista.
È possibile che, dopo quattro settimane consecutive in discesa, gli orsi coprano le short con un profitto del 20%. L’offerta venuta meno e l’ulteriore domanda per riacquistare le azioni che potrebbero essere state vendute dagli orsi per restituirle ai broker hanno spinto il prezzo su. Tuttavia, dal momento che questa domanda non è trainata da un vero sentimento rialzista, la mossa in salita risulta congestionata e graduale.
È chiaro sul grafico giornaliero come il volume sia schizzato nel calo precedente, ma si sia prosciugato man mano che il rialzo procedeva, dimostrando che la forza è dalla parte del calo, non del rialzo.
La posizione delle prese di profitto è da manuale, in quanto segue l’obiettivo implicito dell’apice del testa e spalle. Il breakout al ribasso ha attraversato il trend in salita del prezzo, al bottom del marzo 2020.
A quel punto il titolo è sceso in territorio ribassista, essendo crollato di quasi il 26% dalla chiusura dell’8 marzo di quell’anno. Ora, l’inclinazione del titolo è al ribasso, con la prossima linea di trend che arriva dal bottom del 2009, al momento a 90 dollari.
Strategie di trading
I trader conservatori dovrebbero aspettare che la flag si completi con un breakout al ribasso, con una penetrazione al di sotto del minimo del 20 dicembre di 145,08 dollari, seguita da una mossa di ritorno che ritesti il ventre molle della resistenza della flag.
I trader moderati dovrebbero aspettare che un breakout al ribasso chiuda sotto 146 dollari ed attendere il rally di correzione seguente per un’entrata migliore, se non per conferma.
I trader aggressivi potrebbero rischiare una posizione short se il titolo chiudesse sotto il massimo del 10 dicembre di 154,66 dollari (linea di resistenza rossa orizzontale). Tuttavia, solo i trader che utilizzano un piano di trading rigido dovrebbero cominciare un trade, soprattutto se sperano di battere il resto del mercato. Ecco un esempio:
Esempio di trading
- Entrata: 154 dollari
- Stop-Loss: 157 dollari
- Rischio: 3 dollari
- Obiettivo: 124 dollari
- Ricompensa: 30 dollari
- Rapporto di rischio-ricompensa: 1:10
Nota dell’autore: L’analisi tecnica non è prevedere il futuro. È uno studio basato sulle statistiche, valutando il trend e la sua traiettoria. Non ci aspettiamo di avere ragione su tutti i trade, compreso questo. Piuttosto, puntiamo a ritorni complessivi positivi. L’esempio generico mostra semplicemente i requisiti base di un piano coerente. Dovete trovare quello che più si adatta al vostro budget, alla vostra tempistica ed al vostro temperamento. Fino a quando non avrete imparato, usate pure i nostri esempi, ma solo allo scopo di imparare, non di fare profitto, o finirete per non ottenere nessuna delle due cose. Garantito. E non ci saranno rimborsi.