Oggi per le principali Borse europee si prospetta un'apertura all'insegna della cautela, nonostante la chiusura rialzista di Wall Street.
Tra i temi in primo piano la questione NAFTA, con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che si è detto ottimista sulla possibilità che il Canada aderisca all'accordo concluso tra gli USA e il Messico che andrà a sostituire il NAFTA.
Stamane, commissario Ue alla Brexit Michel Barnier ha sollecitato ad essere pronti ad un'uscita della Gran Bretagna dell'Unione senza un accordo, mentre il ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz ha detto che al momento è difficile dire se potrà esserci un'intesa tra Londra e Bruxelles per regolare il divorzio previsto a marzo 2019.
La valuta britannica passa di mano a 1,3024 dollari da 1,3029 dollari della precedente chiusura, dopo una fiammata a 1,3039, massimo da un mese.
In Germania la disoccupazione ad agosto è rimasta stabile ai minimi storici, con il tasso di disoccupazione pari al 5,2%, in linea con le aspettative degli analisti.
Da maggio il dato è sul livello più basso dalla riunificazione del 1990.
In Italia, la Piazza Affari avvia le contrattazioni all'insegna dell'incertezza, attorno alle 9,30, l'indice FTSE Mib guadagna un frazionale 0,1% circa, mentre l'indice FTSEurofirst perde lo 0,3% circa.
Partenza piatta per le banche; il paniere italiano avanza dello 0,1% circa. Sul fronte obbligazionario si è allentata la tensione, con lo spread Btp/bund che scambia stamattina sotto quota 270 punti base.
I prezzi del petrolio sono saliti oggi, il WTI è aumentato dello 0,34% a 69,78 $ al barile, mentre il Brent è salito dello 0,28%, a 77,40 $ / barile.
L'XAU/USD invece oggi è in calo dello 0,40%, posizionandosi marginalmente sopra la zona psicologica a 1,200 $, senza un chiaro catalizzatore dietro la sua sottoperformance.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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