Arrivo subito al dunque. Probabilmente si. Nulla sembra ormai poter scalfire il long perpetuo che accompagna e ha accompagnato i mercati in questo ultimo decennio (indice nazionale escluso), e la sana correzione partita a Gennaio 2022 (che “avrebbe” dovuto continuare ancora un po’ per riportare a quotazioni sostenibili) appare invece come nuova linfa per il raggiungimento di traguardi sempre piu’ ambiziosi.
Qualsiasi avvenimento viene letto in positivo o non considerato, e i multipli aziendali sono ormai dati da “era primordiale”. Intendiamoci, non che un long perenne mi infastidisca, anzi…
Ma vedere un mondo sempre piu’ preda della manipolazione (ed in mano sempre a meno persone) mi rattrista. Aver assistito a fenomeni come il prezzo del petrolio sottozero (c’e anche chi riusciva a trovare una spiegazione!!), vedere aziende che capitalizzano, singolarmente, 1000 Miliardi di dollari (con tutta Piazza Affari, circa il 35% del PIL, che raggiunge i 600 Miliardi di Euro), vedere gestori che amministrano 10 trilioni di dollari (si scrive 10 e 18 zeri, cioe’ 10 miliardi di milardi, ovvero il PIL di interi Stati messi assieme), ecc, ecc... beh… a modesto parere personale e’ inquietante. Parlo della "mia" democrazia, quella di cui dovremmo andarne fieri. Certo, per una fortunata coincidenza celestiale (di cui sempre ce ne scordiamo) non siamo nati nel Gibuti, pero' con che tipo di democrazia conviviamo?
Tornando ai mercati:
il FTSE-100 britannico proprio ad inizi Gennaio ha aggiornato di qualche punto il massimo storico del 2018;
Francia, Germania e USA (Dow) sono ad un passo.
Il Nasdaq sembra indirizzato verso fascia 14500-15000 e poi chissa’;
la Cina ha riaperto le frontiere e gli indici potrebbero essere pronti a tornare quantomeno a livelli 2015.
IL FTSE-MIB meneghino dal doppio minimo di Set-Ott 2022 in area 20000 ha messo a segno uno strabiliante +30% in 3 mesi e, col benestare dell’incoscienza, potrebbe salire fino a quota 35000.
In questo contesto non resta che accantonare ragionevolezza e giudizio ed accodarsi a questa frenetica e bizzarra voglia di Long.
Di conseguenza, in attesa di evoluzioni, non si provvedera’ alla terza entrata short sull’indice che verra’ effettuata solo alla rottura al ribasso dei 23200 punti.
Manteniamo lo Short Prysmian (BIT:PRY) che probabilmente chiuderemo dopo l’eventuale “imminente” storno.
In caso di superamento di quota 12200 chiuderemo lo short Nasdaq aperto a 12400 ma che, per ETCx3 genererebbe una perdita del 55% circa
La posizione sul GOLD, vedi sezione commenti, e’ stata chiusa 3gg fa al prezzo di 1940 (+5% circa ed ETCx3 +2.5%).
Per il long prediligerei Nasdaq o Cina
Concludo con una nota. Si dice che Erdogan, Presidente della Turchia, sia un folle che nulla comprende di politica monetaria e sia il colpevole del tracollo della lira turca e dell'inflazione alle stelle. Puo’ essere… Pero’… Come spiegare che da inizi 2020 il rendimento Bond 10y e’ passato dal 10% circa al 27% del Marzo 2022 e nello stesso periodo la valuta locale si e’ deprezzata di circa il 200% passando da 5,80 a 14,00 contro il dollaro americano? Negli ultimi 10 mesi il rendimento Bond 10y e’ sceso al 9% (meno 18%!! dai max) e la lira turca si e’ deprezzata “solo” del 35%. Non e’ che, citando un drammaturgo inglese: “Loro mi hanno chiamato pazzo, io li ho chiamati pazzi e, che siano maledetti, mi hanno battuto ai voti”.