L'indice Ftse Mib ha archiviato venerdì 18 la terza settimana consecutiva di rialzo, facendo registrare a 19271 punti la chiusura di ottava più alta dal 22 luglio 2011. L'impostazione rialzista e' evidente, sarebbe quindi normale ipotizzare il proseguimento dell'ascesa anche nel corso del prossimo futuro. Esistono tuttavia due indizi che costringono a guardare con diffidenza all'attuale condizione grafica dell'indice ed a considerare probabile una fase di ripiegamento. Il primo di questi motivi di preoccupazione e' il fatto che i prezzi hanno toccato con il massimo di mercoledì scorso a 19288 punti (le due sedute successive hanno visto i prezzi spingersi a 19277 e 19301 punti) il limite superiore del canale ascendente disegnato dai minimi di giugno senza poi spingersi oltre.
Il lato alto di un canale non e' una resistenza insuperabile, tuttavia dal momento che il portarsene al di sopra implica una accelerazione del tasso di crescita evidenziato fino a quel momento, la motivazione che il mercato dovrebbe trovare per la rottura di area 19300 dovrebbe essere molto forte. Il secondo elemento di incertezza e' il fatto che in corrispondenza della giornata di venerdì sia comparsa una candela di tipo "doji", quindi caratterizzata da apertura e chiusura praticamente coincidenti (rispettivamente 19276 e 19271), elemento che di solito si manifesta quando il mercato passa da una fase di forte convinzione rispetto alla direzione da seguire ad una di incertezza.
L'incertezza non necessariamente si tramuta in debolezza, ma quando essa compare in prossimità di un livello graficamente rilevante i rischi di inversione di trend aumentano. Fino a che area 19300/350 non sara' alle spalle lo scenario più probabile sara' quindi quello di una flessione, pur in un contesto di fondo ancora positivo. Quello che sara' importante indovinare e' quindi il possibile punto di arrivo del ribasso per cercare di attivare nuove posizioni di acquisto su quei livelli. Il primo supporto per la discesa potrebbe essere la mediana del canale crescente disegnato dai minimi di giugno, passante a 18700 circa. Supporto successivo la base dello stesso canale, a 17850, coincidente con la media mobile a 40 giorni. La rottura di 19350 aprirebbe invece fin da subito nuovi spazi di rialzo, target a 20100 circa, lato alto del canale che sale dai minimi di luglio 2012.