L’Unione europea ha avviato un'indagine sui sussidi del governo di Pechino ai produttori cinesi di auto elettriche. Entro 13 mesi Bruxelles potrà definire delle misure per proteggere la concorrenza. Dieci giorni fa il Sell di Ubs su Renault (EPA:RENA) e VW .
Von der Leyen: il mercato globale inondato da auto cinesi a basso costo
Preoccupata per le condizioni sempre più dure della concorrenza nell’industria automobilistica, l’Unione europea ha deciso di avviare un'indagine sui sussidi forniti dal governo di Pechino ai produttori cinesi di auto elettriche.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato l'indagine mercoledì 13 settembre nel suo discorso annuale al Parlamento dell’Unione europea. Von der Leyen ha detto che il mercato globale è inondato da auto cinesi a basso costo e che il loro prezzo è tenuto artificialmente basso “da enormi sussidi statali”. “Questo distorce il nostro mercato, e poiché non accettiamo questa distorsione dall'interno del nostro mercato, non la accettiamo nemmeno dall'esterno”.
La reazione in Borsa: i rialzi di Volkswagen (ETR:VOWG) e Renault
Agli occhi degli investitori i principali beneficiari della nuova iniziativa di Bruxelles dovrebbero essere Volkswagen e Renault, i cui titoli mercoledì mattina sono subito schizzati in rialzo, anche se successivamente hanno perso buona parte del vantaggio. In mattinata Renault è arrivata a guadagnare il 4,9% a 38,7 euro, per poi planare a metà seduta a 37,45 euro (+1,9%). Volkswagen ha segnato un massimo di 112 euro (+2,6%) ed è poi scesa a 109,3 euro (+0,3%).
BYD si prepara a lanciare nuovi modelli in Europa
Bloomberg ricorda che le Case automobilistiche cinesi, tra cui BYD e Nio, si stanno preparando ad aumentare le vendite in Europa con una gamma di modelli elettrici a prezzi competitivi. BYD, la società che ha come primo azionista con il 9% del capitale la Berkshire Hathaway di Warren Buffett, quest'anno ha detronizzato Volkswagen come marchio automobilistico più venduto in Cina e contemporaneamente si è espansa in circa 15 Paesi europei. Il suo Suv crossover Atto 3 è stato il veicolo elettrico più venduto in Svezia a luglio. L'azienda ha in programma di offrire nuovi modelli, tra cui la berlina Seal, le cui vendite partiranno in Germania alla fine dell’anno a un prezzo base di circa 45.000 euro.
L’indagine europea su aiuti governativi che minano la concorrenza può durare al massimo 13 mesi. Entro un tempo massimo di nove mesi la Commissione può varare delle misure provvisorie che nei successivi quattro mesi dovranno essere trasformate in misure definitive, se legalmente giustificate.
Il monito di Ubs: a rischio gli utili di Volkswagen
Lo scorso 1° settembre il rischio della concorrenza cinese nelle auto elettriche è stato platealmente portato all’attenzione degli investitori da Ubs, che ha annunciato un clamoroso doppio downgrade di Volkswagen e di Renault, con la raccomandazione di entrambe tagliata a Sell da Neutral.
"Riteniamo improbabile che Volkswagen possa affrontare l'imminente avanzata cinese senza subire un impatto negativo sugli utili", hanno scritto Patrick Hummel, David Lesne e Juan Perez-Carrascosa, i tre analisti di Ubs. La Cina è il più grande mercato per Volkswagen, ma le sue vendite sono diminuite a causa della pressione dei concorrenti locali.
"I produttori di massa tradizionali sono i più esposti al rischio di perdite strutturali di quote di mercato a causa dell'intensificarsi della concorrenza delle aziende cinesi e di Tesla (NASDAQ:TSLA), e Renault è uno dei marchi più esposti", si legge ancora nello studio di Ubs.
Volkswagen e Renault hanno alle spalle performance di Borsa diametralmente opposte: in un mercato europeo che ha visto l’indice generale Euro Stoxx 50 salire dall’inizio dell’anno del 9,2%, Volkswagen ha perso l’8,6%, mentre Renault ha fatto meglio dell’indice guadagnando il 13%.