Mi capitava spesso con i miei clienti nel periodo in cui facevo il gestore, di ricevere domande del tipo: Dottor Casarella, ma perché non compriamo quell’obbligazione in EUR/TRY invece dei classici BTP?
Almeno le cedole sono del 10% anziché dello zero virgola no?
Se anche voi avete fatto un ragionamento simile nella vostra vita da investitori, è arrivato il momento di resettare e ricominciare da capo, dunque…
La PRIMA cosa che un investitore dovrebbe SEMPRE tenere a mente, è che “non esistono pasti gratis”. Questo non è solo un modo di dire, ma la sacrosanta verità.
Come sempre rischio e rendimento sono due facce della stessa medaglia. Prendi l’immagine sotto, la domanda che dovrei pormi è “come mai” un titolo di Stato italiano a 1,2 o 3 anni ha un rendimento negativo, mentre un titolo di stato DELLA STESSA DURATA turco rende oltre 20 volte di più (vedi colonna rendimento)?
Quindi la seconda domanda è: vale la pena correre un rischio aggiuntivo a fronte dell’extra rendimento che il mercato mi offre?
Spunti di ragionamento
Vediamo quindi cosa analizzare per dare una risposta alla domanda vista sopra, in particolare 4 elementi chiave per capire se il gioco vale la candela:
- Rischio emittente
- Rischio tassi
- Rischio liquidità
- Rischio cambio
Dunque sul primo, solitamente se parliamo di Titoli di Stato (quindi emessi da Governi, come i nostri BTP) oppure di organismi sovranazionali (BEI, BIRS ecc…) questo elemento lo possiamo dare come “abbastanza sicuro” (dico abbastanza perché vedi casi Argentina & co.).
Sul rischio di rialzo tassi, anche qui se optiamo per duration contenute (1-5 anni) solitamente mi basta portare l’obbligazione a scadenza per avere indietro il rimborso pari a 100 nominali, quindi anche eventuali cali di prezzo posso assorbirli in tempi relativamente ridotti.
Il rischio liquidità, anche qui dipende molto dalla tipologia di titolo e dal mercato di quotazione, ma solitamente le obbligazioni in valuta, appartenendo ad emittenti nazionali, sovranazionali o di grosse corporate, non è quello più preoccupante.
IL Rischio cambio
Quello che vedi sopra, è il tasso di cambio tra EUR/TRY. Osserva come nel giro di nemmeno un anno, siamo passati da 9 Lire turche per 1 Euro, ad oltre 14 (il picco di pochi giorni fa era addirittura oltre 20, poi rientrato in maniera altrettanto assurda per le rassicurazioni di Erdogan sui depositi in Lira turca che saranno coperti dalla svalutazione).
Te lo traduco velocemente, se compri un’obbligazione in lire turche, e prendi il 20% di cedole, ma la lira turca come valuta si svaluta del 50% rispetto all’Euro, amico mio porti a casa una batosta non da poco.
ECCO PERCHE’ UN’OBBLIGAZIONE GOVERNATIVA TURCA RENDE 20 VOLTE QUELLA ITALIANA!
Ed ecco perché non puoi concentrarti solo sulla cedola, ma devi esaminare attentamente tutti e 4 i fattori riportati sopra.
Come inserire valuta estera in portafoglio
La cosa migliore è sempre quella di capire come funzionano le diverse valute, esistono ad esempio quelle maggiormente difensive (EUR/USD, EUR/JPY) e quelle più volatili ed aggressive (EUR/ZAR, EUR/TRY, EUR/BRL).
Ogni volta che compri un’obbligazione di questi Paesi o di enti sovranazionali (ugualmente ad esempio se compri un ETF azionario senza la copertura del cambio) devi quindi sapere che rischi vai a prenderti.
Perciò visto che si tratta di un rischio che può avere un forte impatto nelle performance (abbiamo visto come oscillazioni del 20-30% possono essere normali), io suggerisco sempre di utilizzare pesi contenuti dentro la propria asset allocation (solitamente dal 2 al 5% massimo).
Una possibile alternativa, ma in logica più di trading, potrebbe essere quella di impostare una strategia a breve termine, impostando ad esempio degli ordini di acquisto e di vendita a seconda di come si evolve il prezzo.
In particolare, si potrebbe considerare una strategia che va ad inseguire il trend ad esempio, impostando una media mobile sui prezzi. Ogni volta che i prezzi del cambio EUR/TRY salgono sopra l’indicatore, si vende per ritornare in Euro. Viceversa, quando il cambio rompe al ribasso la media mobile, allora si entra in posizione sulla lira turca.
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore"