Stamattina l’indice sull’IPP tedesco ha superato leggermente le attese, attestandosi allo 0,2% m/m. Tuttavia, su base annualizzata l’IPP rimane negativo, nell’ultimo anno mostra un calo pari al -2,0%. L’indice tedesco continua a salire e la tendenza di breve termine è piuttosto positiva. Ora si prevedono ulteriori pressioni sui prezzi al consumo.
I mercati finanziari esaminano scrupolosamente la situazione in Germania, perché un nuovo scatto verso la deflazione segnalerebbe che a settembre la BCE allenterà ulteriormente la politica. Al momento in Europa ci sono forti pressioni deflazionistiche e i mercati continuano a scontare un intervento massiccio. Sui mercati azionari e delle obbligazioni, infatti, si sta già creando una grossa bolla, i rendimenti dei decennali tedeschi, per esempio, al momento danno rendimenti negativi.
A nostro avviso, l’aumento dei prezzi del Petrolio Greggio ha determinato il marginale rialzo dell’IPP. Questo rialzo rimane tuttavia circoscritto. L’IPP darà un chiaro segnale di ripresa solo quando supererà una soglia discreta su base annuale – un valore superiore al 2% sarebbe ideale.
Nel frattempo, l’unica questione su cui interrogarsi è come finirà questa enorme bolla del mercato azionario e dei bond.