Verso un default del Comex?
Il default il Comex, una volta considerato possibile solo da pochi esperti, è ora una possibilità sempre meno remota .
Jim Sinclair ha di nuovo messo in guardia circa un default del Comex sostenendo che il prezzo dell’oro salira’ a $3.500,00 per oncia.
Sinclair, grande conoscitore (nonche’ investitore di successo) dei mercati di oro e argento, fu anche consigliere dei Fratelli Hunter durante la loro fase di “liquidazione” aziendale, causata dai raid speculativi sul mercato dell’argento.
All’inizio degli anni ’90 predisse che il prezzo dell’oro sarebbe arrivato a $300,00 per oncia nell’anno 2000; sostenne poi che entro il 2010 il prezzo dell’oro avrebbe raggiunto quota $1.650,00, come si e’ puntualmente verificato in entrambi i casi.
Sinclair ripete nuovamente che il prossimo target di prezzo per l’oro sara’ i $3.500,00 per oncia e cio’ sara’ dovuto alle politiche dette di espansione monetaria infinita (quantitative easing to infinity).
Jim, rispettato commentatore e investitore, sul suo sito web ha condiviso conoscenze circa i mercati dei metalli preziosi e delle loro dinamiche facendo in modo che anche i piccoli investitori potessero trarre beneficio da oro e argento, proteggendo i propri risparmi di una vita.
Il suo obiettivo e' diffondere insegnamenti sui mercati con quante piu' persone possibile. Quest'anno ha tenuto decine conferenze negli USA i cui moltissimi partecipanti non gli hanno risparmiato domande. Jim ha sempre risposto a tutto, esaustivo e dettagliato.
Scrive inoltre sul suo blog che ”la causa dell’attuale aumento del prezzo dell’oro e’ da ricercarsi nel drammatico calo delle scorte al Comex. Vista la continua diminuzione di scorte, il Comex sara’ costretto a varare un cambiamento dei propri meccanismi di consegna dell’oro”.
Il Comex adotta la formula di pagamento “in contanti” (cash) per il ritiro dell’oro presso i propri magazzini. Sinclair ha messo in guardia i proprietari di contratti futures che volessero esigere la consegna del proprio oro alla scadenza contrattuale, in quanto il Comex potrebbe essere costretto a non rilasciare oro fisico ma certificati di partecipazione azionaria di fondi ETF come lo SPDR Gold Trust.
"Con questa formula i possessori di contratti futures non potranno esigere la consegna di oro, ma dovranno successivamente rivolgersi ai fondi ETF, i quali sono dominati dalle ‘bullion banks’; e ritengo sia difficile che essi possiedano quantitativi di oro sufficienti a soddisfare le richieste di ritiro dei possessori di contratti futures”.
Ha aggiunto che “detto scenario porterebbe alla disintegrazione della fiducia dei risparmiatori circa l’investimento in oro mediante fondi ETF. Tenete presente che le possibilita’ che quanto descrivo si avverino e’ molto alta e non pensiate che la conosca solo io: tutti quelli come me che conoscono i mercati dei metalli preziosi, sono consci dell’inevitabilita’ di quanto sopra ho descritto”.
“Non vi e’ alcun dubbio in proposito, e non l’ho mai nutrito sotto questo punto di vista, circa il fatto che il prezzo dell’oro fisico si emancipera’ dalle frodi dell’oro di carta (paper gold).
Presto assisteremo alla capitolazione della possibilita’ portata avanti per decenni da manipolatori fraudolenti di condizionare, manovrare, maneggiare il prezzo dell’oro tramite la speculazione sui mercati futures".
“La manipolazione del contratto dell’oro sta arrivando alla sua fine perche’ il vero valore del metallo prezioso sta venendo a galla; cio’ e’ dovuto al fatto che sempre piu’ operatori intendono pagare in contanti l’oro fisico che acquistano ma esigono poi la sua reale consegna.
L’avvento degli scambi “a pronti”, in contanti contro consegna di oro fisico, e’ la fine naturale di mercati come il Comex”.
"Una volta che l’oro si sia totalmente emancipato dalle manipolazioni dei mercati a termine futures, il prezzo del metallo giallo potra’ anche salire di cento dollari al giorno”.
Nel grafico sotto, il calo globale degli inventari-riserve al Comex di New York