L'oro completa un doppio minimo. Segnali di ripresa per il grafico dell'oro in questo primo scorcio di 2014. I prezzi sono scesi a testare con i minimi del 20 e 31 dicembre in area 1184/85 dollari quelli del 28 giugno scorso, sempre in area 1185, per poi rimbalzare. Fino a che il supporto di recente messo alla prova sosterra' le quotazioni le attese favoriranno lo sviluppo di un tentativo di rimbalzo. La rottura in rapida successione del top del 27 dicembre, a 1218, limite superiore della figura a doppio minimo disegnatasi nell'ultima parte del 2013, e della media mobile a 20 giorni, ora supporto a 1221 dollari, ha fornito un primo indizio favorevole allo sviluppo di una ripresa. La rottura anche di 1278, lato superiore del canale ribassista seguito dai prezzi dal top dello scorso agosto fornirebbe una ulteriore conferma con i prezzi diretti in quel caso a 1310 e 1340 dollari, rispettivamente 50% e 61,8% (Fibonacci) di ritracciamento del ribasso dal top di agosto. In caso di rottura anche di 1340 diverrebbe probabile un tentativo di ricongiungimento con i massimi della scorsa estate a 1433. A quel punto sarebbe lecito ipotizzare il completamento di un altro doppio minimo, di portata decisamente maggiore rispetto a quello descritto prima, formatosi tra giugno e dicembre. La rottura di 1433 completerebbe la figura prospettando movimenti di ampiezza pari a quella della figura stessa, quindi in area 1680 circa. La violazione di area 1185 metterebbe la parola fine alle speranze di rimbalzo segnalando invece la ripresa del trend ribassista, non solo di quello attivo da agosto, con target a 1150, sulla base del canale discendente citato, ma di quello di piu' distante origine, attivo dal 2011. Il quadro grafico ipotizzato fornisce speranze per chi ritiene che l'oro possa rappresentare ancora una buona occasione di investimento non solo nel breve ma anche nel medio termine, del resto con l'attuale livello dei tassi di interesse ai minimi storici e con l'economia globale in ripresa, seppure zoppicante, i motivi per comprare asset relativamente sicuri contro l'inflazione esistono. Le strategie che si possono ipotizzare sono almeno due, da seguire separatamente o congiuntamente. La piu' aggressiva prevede acquisti sui livelli attuali da proteggere con uno stop sotto i 1180 dollari. La piu' prudente suggerisce di attendere la rottura di area 1280 prima di intervenire in acquisto, inizialmente con target in area 1400, dove alleggerire nuovamente le posizioni, successivamente, alla rottura di 1450, con obiettivi fino ai 1650/700 dollari.