L'Oro rimbalza, che fare, comprare o tagliare le posizioni esistenti?

La discesa del prezzo dell'oro e' stata molto rapida, in particolare del 9 al 16 aprile le quotazioni sono passate da 1589 a 1328 dollari l'oncia, il peggior calo di sempre in sei sedute dopo quello del 23 ottobre 2008.

La violenza del ribasso ha comportato lo sconfinamento in ipervenduto da parte degli indicatori tecnici di uso piu' comune, una condizione di eccesso di negativita' che normalmente non dura a lungo e che genera rimbalzi.

Ed effettivamente i prezzi sono risaliti con forza nelle ultime sedute, riportandosi in area 1485, ritracciando il 60% circa di quanto lasciato sul terreno dal 9 aprile.

Fintanto che i prezzi si manterranno al di sotto di area 1500 il rimbalzo avra' natura correttiva, quindi temporanea, e potra' essere sostituito dalla ripresa del trend ribassista.

E' tuttavia interessante notare come i minimi del 16 aprile si collochino a stretto contatto sia con la trend line rialzista disegnata dai minimi del luglio 2005 sul grafico in scala semilogaritmica sia con la base del canale ribassista originato dal top del 2011.

Questo tipo di rappresentazione grafica viene utilizzata per studiare grafici di lungo termine di mercati caratterizzati da tendenze prolungate. In un grafico a scala semilogaritmica vengono prese in considerazione le variazioni percentuali dei prezzi e non quelle assolute, in modo che a variazioni di uguale ampiezza corrispondono, sul piano cartesiano, segmenti di analoga estensione.

La tenuta del supporto di area 1350 potrebbe quindi favorire rimbalzi anche piu' estesi dei 1500 dollari, diretti almeno in area 1720, lato superiore del canale discendente citato.

Discese sotto arae 1350 dollari farebbero invece capire che la fase ribassista degli ultimi 2 anni circa e' solo il primo elemento di una correzione piu' estesa di tutta la salita dai minimi del 2001, destinata quindi ad estendere almeno fino ai 1000 punti.