La Russia propensa a mantenere i tassi invariati in mezzo alle tensioni con la Turchia (di Yann Quelenn)
I membri della Banca Centrale Russa si incontrano oggi ed è probabile che la banca centrale manterrà il suo tasso invariato al 11%. Le autorità monetarie sono preoccupate per i valori ancora alti dell'Indice dei Prezzi al Consumo che attualmente si trova al 15% su base annuale. Per il momento non vi è un chiaro trend di calo dell'inflazione e la banca centrale sta cercando ulteriori dati che supportino la continuazione del suo ciclo di espansione. Non vi è molto spazio di manovra per la Russia dato che i dati sull'inflazione e la crescita negativa prevengono qualsiasi cambio nei tassi di interesse. I dati preliminari sul PIL del terzo trimestre hanno riportato un allarmante -4,1%.
Sullo sfondo della decisione sui tassi, le tensioni con la Turchia stanno crescendo e ci chiediamo quale impatto potrebbero generare per quanto riguarda le sanzioni russe sull'economia turca. E' importante comprendere che si prevede che il PIL turco cali il prossimo anno tra l'1% e 1,5% dato che l'impatto del turismo russo e l'esportazione di prodotti orto-frutticoli dovrebbe fare diminuire i ricavi del paese per un ammontare totale $15 miliardi, e che l'economia turca ha una dimensione totale stimata, secondo il FMI, di $750 miliardi.
Per la Russia, le conseguenze non sarebbero così drammatiche dato che il turismo domestico beneficerebbe di tali sanzioni. I russi potrebbero in verità preferire di rimanere nel loro paese. Ciononostante, l'inflazione sarà sottoposta a pressioni di innalzamento ma il livello corrente è tale che solo pochi punti base di rialzo potrebbero essere facilmente digeriti. Altri investimenti tra la Turchia e la Russia riguardanti forniture di gas potrebbero cessare entro il mese di gennaio. Saranno sostituiti da investimenti in materie prime diretti verso la Cina. Come risultato, non crediamo che la Russia soffrirà molto a causa di questa decisione.
Nel medio termine, scommettiamo su un rialzo della coppia USD/TRY e un target di 3,000 nel 2016. La coppia USD/RUB si sta anche orientando verso l'alto dato che i prezzi statici delle materie prime continueranno a pesare sull'economia russa. Pensiamo che il target per la coppia tornerà ad essere al di sopra di 70,00.
The Risk Today
Yann Quelenn
EUR/USD L’EUR/USD si consolida a un livello inferiore, ma il momentum a breve termine è attualmente rialzista. La resistenza orariasi colloca a 1,1043 (09/12/2015). Il supporto orario giace a 1,0796 (minimo 07/12/2015). Un supporto più robusto giace a 1,0524 (minimo 03/12/2015). Si punta alla resistenza a 1,1096. A più lungo termine, la struttura tecnica favorisce un’inclinazione ribassista finché reggerà la resistenza. La resistenza chiave si ubica nell’area a 1,1453 (massimo di fascia) e il livello a 1,1640 (minimo 11/11/2005) probabilmente frenerà un eventuale apprezzamento. L’attuale deterioramento dei livelli tecnici favorisce un graduale declino verso il supporto a 1,0504 (minimo 21/03/2003).
GBP/USD Il momentum ribassista della coppia GBP/USD permane operativo. La coppia ha registrato un arresto attorno a 1,5200 prima di scendere più in basso. La resistenza oraria è data a1,5202 (Massimo 10/12/2015). Una resistenza più robusta può ubicarsi a 1,5336 (massimo 19/11/2015). Il supporto orario si ubica a 1,4985 (minimo 02/12/2015). Si prevede un’ulteriore debolezza. La struttura tecnica a lungo termine permane negativa e favorisce un ulteriore calo verso il supporto chiave a 1,5089, fino a quando i prezzi permarranno al di sotto della resistenza a 1,5340/64 (minimo 04/11/2015, si veda anche la media mobile a 200 giorni). Tuttavia, le condizioni generali di ipervenduto e la recente ripresa dell’interesse all'acquisto spianano la strada verso un rimbalzo.
USD/JPY La coppia USD/JPY non conferma la violazione discendente e si ricolloca a 122,00. Un supporto orario può essere trovato a 121,08 (minimo 09/12/2015), mentre un supporto più robusto si posiziona a 120,07 (minimo 28/10/2015). La resistenza oraria giace ancora a 123,76 (Massimo 18/11/2015). Si propende un rimbalzo verso la resistenza a 123,76. È favorita un’impostazione rialzista di lungo termine finché terrà il forte supporto a 115,57 (minimo 16/12/2014). Si favorisce un aumento graduale verso la resistenza importante a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un supporto chiave a 116,18 (minimo 24/08/2015).
USD/CHF L’USD/CHF è in fase di discesa verso il supporto orario a 0,9876 (minimo 27/10/2015), mentre la resistenza oraria è data a 1,0034 (massimo 04/12/2015). Si prevede un ulteriore declino. Nel lungo termine, la coppia ha violato la resistenza a 0,9448 e la resistenza chiave a 0,9957, il che suggerisce un ulteriore trend rialzista. Il supporto chiave può essere individuato a 0,8986 (minimo 30/01/2015). Finché questi livelli reggeranno, si propende per un’impostazione rialzista di lungo termine.