Le Borse europee si muovono in territorio negativo.
A pesare sull’andamento degli indici europei, anche la flessione del prezzo del Future Petrolio Greggio WTI, mentre l'Italia torna a fare i conti con lo spread tra Btp e Bund, il differenziale si attesta a 252,5 punti base, con un rendimento del decennale del 2,91%.
A circa 40 minuti dall'inizio delle negoziazioni, a Milano l'indice Ftse Mib cede lo 0,38% a 21.706, in calo anche Londra -0,55% e Parigi -0,43%, sulla parità Francoforte -0,01%, chiusura in flessione stamane per Tokyo (Nikkei -0,20%).
La politica monetaria accomodante da parte della BCE è ancora necessaria per portare l'inflazione verso il target del 2%.
Inoltre, il Consiglio della Banca Centrale, ha anticipato che, se i dati più recenti confermeranno le attuali prospettive per l'inflazione a medio termine, dopo settembre il ritmo mensile degli acquisti netti di attività verrà ridotto a 15 miliardi di euro sino alla fine di dicembre 2018, dopodiché gli acquisti netti verranno interrotti.
Il Consiglio direttivo intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PAA per un prolungato periodo di tempo dopo la conclusione degli acquisti netti di attività e in ogni caso, finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario.
Sul fronte macro USA, si guarderà alle nuove richieste di sussidi di disoccupazione che dovrebbero salire da 218mila a 220mila unità.
Per i prezzi alla produzione di luglio si prevede una variazone positiva dello 0,2%, rispetto allo 0,3% precedente, mentre le scorte all'ingrosso dovrebbero evidenziare una lettura sulla parità a giugno, in frenata rispetto al rialzo dello 0,6% di maggio.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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