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La RBA porterà il dollaro australiano sotto i 70 centesimi?

Pubblicato 04.03.2019, 23:50
Aggiornato 09.07.2023, 12:31
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Rassegna giornaliera sul mercato forex 05.03.2019

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.

Il dollaro USA è sceso all’inizio della seduta asiatica dopo che il Presidente Trump si è lamentato del dollaro forte. Tuttavia il biglietto verde ha recuperato le perdite velocemente in quanto i Presidenti USA non permettono al valore della valuta di influire molto. Questa sarà una settimana importante per le valute e per il dollaro in particolare ma il Beige Book della Fed potrebbe sottolineare la forza del mercato del lavoro e i benefici che potrebbe avere sull’economia. Il report sull’occupazione non agricola di venerdì dovrebbe mostrare un rallentamento della crescita occupazionale rispetto al mese precedente, ma se la creazione di nuovi posti di lavoro dovesse superare le 180.000 unità e gli stipendi dovessero aumentare, gli investitori potrebbero vedere i dati positivi per il dollaro anziché negativi. Il report ISM non-manifatturiero è atteso per domani, ed essendo un indicatore chiave per il report NFP, il dato potrebbe influire molto sulla valuta. Più importante, le decisioni del tasso della banca centrale e i report economici degli altri paesi renderanno la crescita un fattore determinante dei flussi FX.

Ad aprire le danze, la Reserve Bank of Australia con il suo annuncio di politica monetaria. Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita nella speranza che tutti I dazi sulla Cina saranno cancellati al raggiungimento dell’accordo commerciale. Anche i dati australiani sono stati migliori del previsto con le concessioni edilizie e il report PMI sui servizi entrambi in salita a febbraio. Il cambio AUD/USD, che la scorsa settimana è sceso bruscamente, si sta stabilizzando in attesa delle decisione sul tasso, nella speranza che per una volta ci possa essere un po’ di ottimismo dalla banca centrale. Durante l’ultimo vertice della RBA, il Governatore Lowe ha fatto crollare il cambio AUD/USD rivedendo al ribasso le previsioni di crescita e di inflazione, sottolineando i rischi dall’estero, esprimendo preoccupazione per il mercato immobiliare e descrivendo le previsioni dei tassi di interesse in maniera più bilanciata. Queste dichiarazioni hanno spinto gli investitori ad escludere un aumento dei tassi di interesse per il 2019 ed hanno lasciato la RBA con un tono abbastanza cauto. Esaminando la tabella seguente che compara l’andamento dei dati dall’ultimo vertice di politica monetaria e che mostra un miglioramento dell’economia, possiamo dedurre che la RBA continuerà a restare cauta. Saranno contenti che la scadenza del 1° marzo sia passata senza ulteriori dazi sulla Cina, ma prima che l’accordo venga siglato, i presupposti economici non cambieranno. Con l’esclusione di un aumento dei tassi per quest’anno, le ripercussioni sul cambio AUD/USD ci sono, ma il cambio potrebbe rimbalzare se venisse espresso un po’ di ottimismo. Intanto, l’asta di martedì dei prodotti caseari non dovrebbe avere un grosso impatto sul dollaro neozelandese, che dovrebbe muoversi a braccetto con il dollaro australiano.

AUD Data Points

Sono attesi i dati PMI britannici e la sterlina è in calo in attesa del report. I dati PMI manifatturieri hanno mostrato un rallentamento del settore per il secondo mese consecutivo e prevediamo la stessa debolezza nei servizi. L’incertezza per la Brexit ha avuto un forte impatto sugli investimenti e sull’attività del settore. I trader dovranno seguire gli sviluppi sulla Brexit in attesa del voto della prossima settimana. A meno di un mese dall’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, gli investitori sono più nervosi che mai. I negoziati di Theresa May con l’UE e con gli altri partiti del governo hanno portato ben pochi risultati. Ha promesso un nuovo importante voto in Parlamento per il 12 marzo e sembra propensa a concedere un rinvio dell’articolo 50, che rimanderebbe di fatto la Brexit. A Bruxelles si è parlato già di un rinvio di due anni. La scorsa settimana, l’Amministrazione Trump ha dato un assaggio degli accordi commerciali che potrebbero attendere il Regno Unito dopo l’uscita dall’Unione Europea. Vogliono che le barriere sulle esportazioni USA vengano eliminate, in particolare sui prodotti agricoli, ed hanno fatto sapere che saranno prese “delle misure appropriate” se dovessero avviare delle trattative commerciali con “paesi non-market” come la Cina. Questo ovviamente sarà un problema per il Regno Unito che dovrà negoziare da una posizione più debole. Il cambio GBP/USD è sceso e crediamo che possa continuare a scendere fino a 1,3050. Per quando riguarda il cambio EUR/USD, i prezzi alla produzione maggiori del previsto non hanno di certo aiutato, mandando la coppia sotto 1,1350. La BCE si riunirà questa settimana e la possibilità di un nuovo TLTRO potrebbe bloccare i guadagni della valuta.

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