Il 22 febbraio, con le truppe russe ammassate lungo varie aree del confine ucraino e la possibilità di loro incursioni sempre più probabile, Stati Uniti e Regno Unito hanno introdotto delle sanzioni contro le banche russe e gli oligarchi vicini al presidente Vladimir Putin.
La valuta del paese, il rublo, è collassata tra il 24 febbraio ed il 7 marzo, con un tonfo di ben il 104,7% quando il cambio USD/RUB ha segnato un minimo storico di 143,000. La disfatta del rublo ha rappresentato chiaramente la vulnerabilità della Russia.
Tuttavia, questa settimana, il rublo ha cancellato tutte le perdite ed è tornato ai livelli pre-invasione. Significa che le sanzioni non sono efficaci?
Secondo il Segretario di Stato Anthony Blinken, le autorità russe starebbero facendo ricorso a manipolazioni dietro le quinte per spingere artificialmente la valuta. Secondo lui, “alla gente viene impedito di disfarsi dei rubli… In questo modo si spinge il valore”. Tuttavia, un simile controllo governativo non è sostenibile a tempo indefinito, nota Blinken, aggiungendo: “Penso che si vedrà un cambiamento”.
La valuta russa continuerà a rafforzarsi oppure questo potrebbe essere un buon momento per lo short? Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro, ovviamente, ma, probabilmente, questa potrebbe essere un’opportunità di acquisto da un punto di vista psicologico.
Per via dell’impennata del 104% in circa due settimane, i trader sono decisamente focalizzati sui tecnici. Dunque, per ora prevediamo che la maggior parte di loro sarà long. Questa dinamica viene rispecchiata dal grafico.
Dopo che la coppia USD/RUB è crollata, il prezzo è tornato verso il trend in salita da metà 2014, segnale che la domanda sta salendo per il dollaro contro il rublo nel complesso.
Inoltre, il prezzo è tornato ai livelli in cui la domanda si era fermata dal dicembre 2014. La linea tratteggiata rappresenta una forte resistenza.
Tuttavia, quando la domanda ha superato l’offerta, si sarebbe dovuta trasformare in supporto. Il prezzo è sceso sotto la linea tratteggiata a 80,00, ma solo su base intraday. Anche se il livello di 80 non dovesse tenere, il prezzo si sta riavvicinando al trend in salita a lungo termine.
Se si guardano le due linee, formano un triangolo ascendente, una struttura intrinsecamente rialzista che si verifica quando la domanda supera l’offerta. Tuttavia, questi triangoli di solito si sviluppano nell’arco di mesi, non di 7,5 anni.
Sarebbe interessante, quindi, vedere come si evolverà. Se un pattern di questa dimensione seguirà uno sviluppo standard, suggerirà che il prezzo USD/RUB potrebbe tornare ai massimi storici. Inoltre, la recente impennata ha completato un canale ascendente, alimentando le probabilità di un ritorno verso l’apice e magari anche sopra il livello di 120.
Le medie mobili mantengono una struttura rialzista, in cui ogni MA più corta sale più su della controparte più lunga, dimostrando un miglioramento del prezzo nel tempo.
La DMA su 200 si è esplicitamente riallineata con la linea di trend in salita/bottom del canale ascendente, dimostrando la sua importanza.
Strategie di trading
Nota: considerato che la base è il dollaro (cioè USD/RUB) long e short si riferiscono alla valuta USA contro quella russa.
I trader conservatori dovrebbero aspettare o la rottura della linea di trend in salita dal 2014 per una short, o un rimbalzo da questa per una long. Allo stesso modo, se il prezzo si accumulasse sopra il livello di 80,0000, livello di supporto/resistenza dal dicembre 2014.
I trader moderati potrebbero accontentarsi di rischiare una long se il prezzo raggiungesse il livello di 70,0000 o infrangesse il livello di 80,0000.
I trader aggressivi potrebbero andare long ora, ammesso che accettino il rischio maggiore proporzionato alla maggiore ricompensa di agire prima del resto del mercato. La gestione del denaro è cruciale. Ecco un esempio:
Esempio di trade - posizione long aggressiva:
- Entrata: 75,0000
- Stop-Loss: 74,7500
- Rischio: 2.500 punti
- Obiettivo: 80,0000
- Ricompensa: 50.000 punti
- Rapporto di rischio-ricompensa: 1:20