In una rara interruzione della sua imitazione dei movimenti dell’oro, l’argento è crollato di quasi il 4% nelle ultime due settimane.
L’oro invece si è mosso appena da inizio novembre: tutti gli occhi sono puntati sull’esito del vertice di politica monetaria di oggi della Federal Reserve, e su quello che potrebbe implicare per il metallo giallo, sensibile alla riduzione dello stimolo.
Grafici gentilmente forniti da skcharting.com
Quindi, questa interruzione, per quanto temporanea, è un bene per l’argento? In particolare dopo l’ultimo sell-off che lo ha reso un buy più economico, migliorando il suo appeal ed il potenziale di essere l’obiettivo di chi punta al valore?
Forse, a prima vista. Ma, se si guarda più a fondo, si trovano comunque dei motivi interessanti per investire sull’argento in questo momento.
Il “cugino povero” dell’oro è una scelta ricca, fondamentalmente
Oltre il 50% della domanda di argento deriva dall’utilizzo industriale. In quanto metallo malleabile, l’argento va bene come l’oro in gioielleria. Ma è anche un buon conduttore di elettricità e viene utilizzato nella produzione di componenti elettronici.
Il passaggio all’energia pulita incoraggerà la domanda fisica di argento nei prossimi anni, per via dell’utilizzo nei veicoli elettrici e nei pannelli solari. Sarà richiesto anche sulla scia del lancio delle reti 5G.
Il suo utilizzo in una vasta gamma di industrie influenza il prezzo: quando l’attività manifatturiera aumenta, il prezzo sale per via della domanda alta; viceversa, un calo dell’attività, ad esempio durante una recessione, fa scendere il prezzo dell’argento.
Per questo motivo, gli indici PMI globali sono un importante indicatore della domanda di argento.
L’indice PMI globale di JP Morgan (NYSE:JPM) e IHS Markit è sceso al minimo di sei mesi di 54,1 ad agosto 2021 da 55,4 di luglio, con la crescita della produzione che ha perso slancio in numerosi importanti mercati. E questo ha pesato considerevolmente sull’argento negli ultimi mesi.
Hanno contribuito anche le speculazioni da giugno su quando la Federal Reserve sarà pronta a ridurre il suo generoso stimolo mensile che sostiene l’economia USA dal marzo 2020.
Entrambe queste preoccupazioni sono svanite ora, con la lettura sull’indice PMI globale di JPM attestatasi a 54,1 a settembre.
La Fed, intanto, il mese scorso ha fatto sapere, tramite i verbali del vertice di politica monetaria di settembre, che la riduzione dello stimolo comincerà probabilmente a novembre o dicembre e si concluderà entro la metà del prossimo anno.
I future dell’argento scambiati sul COMEX a New York hanno avuto il primo mese positivo dopo quattro in rosso ad ottobre, schizzando dell’8,63% e registrando la migliore performance dal dicembre 2020.
Segnali tecnici: possibile massimo di 25,78 e minimo di 21,57 dollari per l’argento spot
Negli scambi pre-seduta di New York di questo mercoledì, il prezzo spot dell’argento oscilla a 23,45 dollari l’oncia. Useremo il prezzo spot per la nostra analisi.
Sunil Kumar Dixit, a capo delle strategie tecniche di skcharting.com, spiega che la recente mossa laterale dell’argento potrebbe portarlo un po’ più in basso del range 22,63-22,40 dollari prima della prossima mossa. Aggiunge:
“Un nuovo test dei livelli di 22,63-22,40 dollari ed un rimbalzo dai minimi potrebbe aiutare l’argento spot a riprendere i pattern rialzisti in attesa di infrangere la linea del collo di 24,80 dollari per obiettivi più alti, a partire da 25,78 dollari, il livello di ritracciamento di Fibonacci del 50% misurato dal minimo di 21,88 dollari (del novembre 2020) al massimo di 30,06 dollari (del gennaio 2021)”.
Ma se non dovesse riuscire a restare sopra la media mobile semplice su 100 settimane di 22,63 dollari potrebbe invalidarsi la cosiddetta formazione testa e spalle invertita, esponendo l’argento ad un minimo di 21,57 dollari, avverte Dixit.
In conclusione, aggiunge:
“Il potenziale rialzista dell’argento dopo la recente mossa laterale dovrebbe bastare ad alcuni di coloro che corrono rischi per scommettere che sarà più probabile che salga, e non che scenda, da qui.
“Tuttavia, data l’azione di prezzo prevalente, i compratori probabilmente dovrebbero aspettare che l’argento si inverta verso l’alto e resti sopra i 23,53 dollari, per catturare gli obiettivi più alti di 24,78 e 25,78 dollari. Fino a quando il prezzo resterà sotto i 23,53 dollari, le vendite potrebbero continuare per un nuovo test di 22,63 dollari”.
Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.