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Le borse volano, il dollaro no. Cosa accadrà dopo gli NFP e i salari USA?

Pubblicato 05.01.2018, 11:23
Aggiornato 09.07.2023, 12:32
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Buongiorno ai Lettori di Investing.com.

Con i dati economici statunitensi che puntano in alto, la mancanza di una ripresa sostenibile del dollaro preoccupa i tori.

L’ISM Manufacturing superiore alle attese, la variazione dell’occupazione ADP a 250.000 unità rispetto alle 190.000 previste, tutto lascia presagire dati occupazionali odierni potenzialmente esplosivi.

Sebbene i rendimenti del tesoro siano cresciuti ulteriormente, il biglietto verde non sta riuscendo a rialzarsi e risulta ancora sotto pressione.

I verbali del FOMC riflettono in qualche modo dei toni da falco ma persistono preoccupazioni su un'inflazione persistentemente bassa ed è questo che probabilmente impedisce anche al Dollaro di apprezzarsi. Gli investitori guarderanno pertanto con estrema attenzione al rapporto sui salari perché chiaramente se dovessero crescere le retribuzioni crescerebbe la spinta sui prezzi al consumo. Salari che si sono arrestati nella seconda metà del 2017 ed attualmente si attestano al 2,5%.

I rendimenti obbligazionari e il dollaro crescerebbero con più vigore se le buste paga dovessero puntare più in alto, questo è chiaro. Il dato sorprendente dell’ADP potrebbe tradursi in libri paga non agricoli in netto aumento, ma il mercato guarderà soprattutto agli stipendi. Sul calendario economico abbiamo già avuto la pubblicazione dell’inflazione flash dell'Eurozona relativa al mese di dicembre, che sul dato core è rimasta invariata allo 0.9%.

Wall Street ha chiuso ancora una volta sui massimi assoluti, o storici che dir si voglia, con il Dow che ha chiuso sopra 25.000 punti e l’SP 500 a 2724 punti. Anche i mercati asiatici continuano a guadagnare, con il Nikkei + 0,9%, idem gli europei che sono già in territorio ampiamente positivo. Nel forex , il sentiment positivo del mercato ha posto un freno allo yen giapponese, mentre il dollaro sta provando a trovare supporto in attesa dei dati occupazionali.

Per quanto riguarda le materie prime l’Future Oro ha perso altri 5 dollari dopo il forte rimbalzo di ieri, mentre il Future Petrolio Greggio WTI sta consolidando l’apprezzamento recente.

La prima settimana dell’anno è stata ricca di dati economici, ma l'obiettivo principale saranno i libri paga non agricoli per i quali ci si aspetta un calo a 190.000 unità dalle 228.000 del mese scorso, ma dopo che l'occupazione ADP è balzata a 250.000 unità potrebbe esserci una sorpresa al rialzo. Ma come detto più che ai libri paga non agricoli si presterà attenzione alle paghe medie orarie.

L'aspettativa è che i salari crescano del + 0,3% mensile (+ 0,2% l’ultima rilevazione) e + 2,5% l’annuale (+ 2,5% il mese scorso).

Si prevede che la disoccupazione rimanga al 4,1%, poi spazio al ISM Non-Manufacturing delle ore 16 che dovrebbe salire a 57.6 punti (da 57.4 punti) mentre gli ordinativi di fabbrica sono attesi in crescita del +1.1% rispetto al -0.1% dell’ultima rilevazione.

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