I recenti breakout di Nasdaq e Russell 2000 (tramite IWM) ora si ritrovano dalla parte sbagliata del supporto. Non c’è stato un collasso totale, il volume di vendite è sceso in risposta agli acquisti di venerdì, quindi il potenziale di ripresa è piuttosto alto. Tuttavia, perché succeda, ai venditori non può essere permesso di accumulare alcuno slancio. Per come stanno le cose, Nasdaq e Russell 2000 si ritrovano all’interno del precedente consolidamento.
Il Russell 2000 ha una performance inferiore al Nasdaq, quindi è il più vulnerabile ad ulteriori vendite. Anche se la “bull trap” venisse confermata, considererei la possibilità che la MA su 20 giorni faccia da supporto.
La perdita del breakout del Nasdaq non ha fatto molti danni al quadro tecnico di supporto, ma non vorrei vedere un allontanamento eccessivo dalla MA su 200 giorni. L’indice non ha il vantaggio della “golden cross” tra le MA su 50 e su 200 giorni, quindi potrebbe volerci un’altra ondata di alti e bassi prima della conferma di un breakout.
L’indice S&P 500 non aveva un breakout da perdere, perciò non ci sarebbe stato alcun allarme tecnico per una sua inversione. Una cosa che mi piace è la “golden cross” in sospeso tra le MA su 50 e su 200 giorni, che potrebbe trainare un breakout. In una simile situazione, mi aspetterei che il Russell 2000 sia in testa e che l’S&P lo segua.
Infine, anche il Semiconductor Index è sceso sotto il suo livello di breakout, ma c’è anche una bullish cross in attesa tra le MA su 50 e su 200 giorni.
Per il resto della settimana, se gli indici riusciranno a tenere sul supporto delle medie mobili (qualunque MA su 20, 50 o 200 giorni), allora non mi preoccuperei troppo per le perdite del breakout di ieri.