Rassegna giornaliera sul mercato forex, 9 novembre 2021
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
La propensione al rischio si è rovinata oggi quando il Dow Jones Industrial Average ha chiuso in calo per la prima volta dopo nove giorni di scambi. Il calo simultaneo delle valute e dei rendimenti dei Treasury conferma la nostra visione sul fatto che gli investitori siano preoccupati dall’aumento dell’inflazione elevata. Il cambio USD/JPY è crollato al livello più basso di quasi un mese, e questo non per l’impatto dei tassi USA, ma per via del’impatto sull’economia. I prezzi alla produzione sono saliti dello 0,6% nel mese di ottobre, in linea con le aspettative. Sebbene l’IPP core ed il tasso di crescita annuo siano stati più deboli del previsto, all’8,6%, i prezzi all’ingrosso sono cresciuti al ritmo più veloce degli ultimi dieci anni. L’indice dei prezzi al consumo è generalmente più incisivo ed il report di oggi offre agli investitori delle buone ragioni per credere che l’IPC sarà interessante.
Il problema è che il ritmo della crescita non tiene il passo dell’inflazione, e questo ci fa preoccupare. I rendimenti stanno scendendo e le azioni sono in calo in quanto gli investitori temono che i portafogli dei consumatori dovranno fare i conti con prezzi più alti in queste feste. I problemi delle catene di approvvigionamento potrebbero rivelarsi più importanti in quanto il calo delle scorte fa salire i prezzi. Ciò significa che i consumatori dovranno attingere ai risparmi o spendere di meno. La festa del Ringraziamento si avvicina velocemente negli USA e secondo gli esperti il costo medio dei tacchini è aumentato del 25% a causa dei problemi legati al trasporto e alla mancanza di manodopera.
I cambi con lo yen sono quelli che hanno subito il colpo più grave, con il calo maggiore per AUD/JPY e NZD/JPY. La cosa non ci sorprende affatto visto che AUD e NZD sono particolarmente sensibili alla propensione al rischio. La fiducia delle aziende australiane e le spese tramite carta di credito sono aumentate bruscamente nel mese di ottobre. I dati sulla fiducia dei consumatori australiani sono attesi per stanotte e continuiamo a prevedere che la fiducia verrà sostenuta dal tempo più mite e dalle minori restrizioni. Sono attesi anche i dati sull’inflazione cinese, e come per i dati sui prezzi USA, ci si aspetta un forte aumento.
L’euro ha chiuso la giornata invariato nonostante le dichiarazioni dai membri della Banca Centrale Europea. Secondo il membro della BCE Klaas Knot, le condizioni per un aumento dei tassi non saranno raggiunte fino al 2022. Gli ultimi dati economici tedeschi sono stati misti. Sebbene il surplus commerciale del paese sia aumentato, le esportazioni sono scese e le importazioni sono aumentate meno del previsto. La componente sulle attuali condizioni dello ZEW tedesco è scesa bruscamente, ma la componente sulle aspettative è salita. L’indice della zona euro è salito, un segnale che ci dice che gli investitori sono ancora ottimisti sulla ripresa. Il dollaro canadese ha trascurato la forte ripresa del petrolio ed ha chiuso invariato contro il biglietto verde.