Gli investitori del settore della cannabis stanno diventando sempre più impazienti? E questo potrebbe accelerare la spinta verso la redditività?
Ci sono prove a supporto di questa teoria. Proprio ieri, alcuni dei principali protagonisti del settore, Canopy Growth (NYSE:CGC), (TSX:WEED), Cronos Group (NASDAQ:CRON), (TSX:CRON) e Tilray (NASDAQ:TLRY), hanno perso terreno, andando ad aumentare le perdite dalla scorsa settimana.
L’aumento delle vendite, l’espansione delle reti, le collaborazioni strategiche - i fiori all’occhiello che una volta spingevano su i titoli azionari - vengono perlopiù ignorati man mano che il cammino verso i profitti acquista sempre più importanza, nonostante il settore sia ancora in una fase iniziale.
Ad alimentare l’impazienza contribuiscono le tremende notizie in arrivo da CannTrustHoldings (NYSE:CTST), (TSX:TRST), che continuano a piovere a ritmo serrato. L’ultimo colpo assestato al produttore di cannabis canadese già in difficoltà è arrivato ieri, quando la compagnia è stata informata ufficialmente che la sua struttura di coltivazione a Vaughan, Ontario, non è conforme alle norme governative federali del Canada, notizia che ha fatto crollare il titolo di oltre il 27,5% alla chiusura.
Dall’inizio del mese scorso, quando ha per la prima volta ammesso di aver coltivato marijuana in spazi non autorizzati nella serra di Pelham, Ontario, CannTrust ha perso circa il 55% della sua capitalizzazione di mercato. Il fornitore di cannabis a scopo terapeutico si trova in crisi da allora. Ha smesso di vendere prodotti e di esportarli, ha licenziato un amministratore delegato ed ha perso il presidente del consiglio di amministrazione. CannTrust ha avviato un’indagine interna ed ha promesso di collaborare con i regolatori mentre fatica a rimettersi in equilibrio.
Altri particolari segnali di impazienza da parte degli investitori nel settore della cannabis si sono visti la scorsa settimana, quando due importanti compagnie hanno pubblicato gli utili. Sia Aphria (NYSE:APHA), (TSX:APHA) che Cronos Group all’inizio del mese hanno riportato dati migliori del previsto, ma nessuna di esse ha visto un sostanziale rimbalzo del prezzo delle azioni.
In effetti, Cronos l’8 agosto ha riportato di aver quasi triplicato i ricavi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ma i crescenti costi operativi hanno eroso i solidi numeri sui ricavi, lasciandola con una perdita complessiva di 13,44 milioni di dollari USA (17,8 milioni di dollari canadesi) sul trimestre. Risultato: il titolo è salito sulla notizia ma ha poi cominciato una discesa. L’8 agosto ha aperto sul NASDAQ a 14,60 dollari e ieri ha chiuso a 13,25 dollari, con un tonfo del 9,25%.
Per quanto riguarda Aphria, i risultati del quarto trimestre hanno creato un precedente nel settore con la compagnia che ha registrato un profitto nel trimestre terminato il 31 maggio. È stato il primo profitto riportato da quando la marijuana è stata legalizzata in Canada nell’autunno del 2018. I ricavi da distribuzione sono schizzati e le vendite di cannabis hanno visto rialzi straordinari. Il titolo ha segnato un’impennata sulla notizia, con +42% il 2 agosto, ma da quel giorno è crollato di quasi l’11,5%.
Un’idea di quanto potrebbero restare impazienti gli investitori potremmo averla questa settimana, quando due delle principali compagnie di cannabis, Canopy Growth e Tilray, sveleranno i propri utili.
Canopy Growth pubblicherà il report il 14 agosto. È sotto pressione per segnare una buona performance. Dopo l’ultimo report sugli utili, il consiglio ha silurato il suo amministratore delegato e fondatore di alto profilo, Bruce Linton.
Sebbene il report di questa settimana sia relativo al trimestre terminato il 30 giugno, l’ultimo con Linton al timone della compagnia, il principale investitore di Canopy, il produttore di birra USA Constellation Brands (NYSE:STZ) ha reso noto che si aspetta di vedere un cambio di rotta.
Ci sono due indicatori chiave che gli analisti seguiranno nel report di Canopy. Il primo è quello delle vendite complessive.
Il secondo saranno i segnali di progressi nel settore dei prodotti alimentari e delle bibite, con il lancio in Canada previsto nel corso di quest’anno. Potrebbe essere difficile notarlo nei numeri in quanto si è ancora in fase di pianificazione, ma ci sono prove fisiche. La scorsa settimana, le imprese edili hanno dato i tocchi finali ad un impianto di imbottigliamento per bibite a base di cannabis vicino alla sede centrale di Smith Falls, Ontario, nonché ad un impianto di distribuzione globale. Due concreti segnali del fatto che l’espansione presto aprirà la strada a vendite più redditizie ed attività di distribuzione con margini di profitto maggiori.
Tilray pubblicherà i risultati oggi dopo la campanella di chiusura.
Un aspetto da prendere in considerazione
Un dato statistico da prendere in considerazione: un americano su sette usa l’olio di CBD. Questo dato, rilasciato la scorsa settimana da un sondaggio di Gallup, rappresenta il 14% della popolazione statunitense, che afferma di usare una qualche forma di questo olio, soprattutto a scopo terapeutico. Basata su 2.500 interviste telefoniche condotte tra il 19 giugno ed il 12 luglio, la ricerca mette in luce la straordinaria popolarità del prodotto a base di cannabis.
Secondo il sondaggio, una persona su dieci sopra i 65 anni usa il cannabidiolo, l’estratto non psicoattivo di cannabis e marijuana. È stato inoltre chiesto agli intervistati per cosa usassero il CBD: il 40% ha risposto di usarlo per il dolore, il 20% per l’ansia, l’11% per dormire, l’8% per l’artrite, il 5% per il mal di testa ed il 5% per lo stress.
L’uso del CBD negli Stati Uniti si è diffuso dopo l’approvazione del Farm Bill della fine dello scorso anno, che ha legalizzato la coltivazione di cannabis. La Food and Drug Administration al momento sta sviluppando delle norme per consentire al CBD di essere commercializzato in ambito alimentare e come integratore alimentare.