Nelle ultime 24 ore, l'EUR è sceso dello 0,22% rispetto all'USD, chiudendo a 1,1551 dollari, dopo che un parlamentare italiano, Claudio Borghi, ha dichiarato che la riorganizzazione di una valuta nazionale avrebbe risolto il problema del paese.
Sul fronte dei dati macro, l'indice dei prezzi alla produzione (PPI) della zona euro è salito del 4,2% su base annua in agosto, superiore alle aspettative del mercato per un anticipo del 3,8%. Nel mese precedente, il PPI aveva registrato un aumento rivisto del 4,3%.
Durante la sessione asiatica, la coppia EUR/USD è stata di 1.1587 $, in aumento dello 0,31% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.1530 $ seguito da 1.1473 $, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1.1619 $, seguito da 1.1651 $.
Nelle ultime 24 ore, la GBP è diminuita dello 0,47% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,2982 dollari. Sul fronte dei dati macro, i dati hanno riportato che il PMI del Regno Unito è sceso a un minimo di sei mesi di 52,1 a settembre, rispetto al consenso del mercato per una lettura invariata. Il PMI aveva registrato un livello di 52,9 nel mese precedente. Invece, l'indice nazionale dei prezzi delle case a livello nazionale, aggiornato stagionalmente, è aumentato a settembre dello 0,3% su base mensile, superiore alle attese del mercato per un aumento dello 0,2%. L'indice aveva registrato un calo dello 0,5% nel mese precedente.
Durante la sessione asiatica, la quotazione della coppia GBP/USD è stata di 1.2999 $, in aumento dello 0.13% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.2946 $ seguito da 1.2893 $, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1.3047 $, seguito da 1.3095 $.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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