Secondo i dati di oggi, l'indice che misura la performance del settore manifatturiero negli Stati Uniti, è cresciuto a giugno, al contrario di quanto era atteso dagli analisti.
L'indice è salito a 60,2 punti, dai 58,7 di maggio, gli analisti avevano previsto un dato a 58,1 punti.
Quella sui nuovi ordini è diminuita da 63,7 a 63,5 punti e quella sulla produzione è aumentata da 61,5 a 62,3 punti. La componente sulle scorte è passata da 50,2 punti a 50,8 punti.
Cresce anche il settore delle costruzioni negli Stati Uniti, ma meno di quanto atteso dagli esperti, le spese per costruzioni sono cresciute a maggio dello 0,4% rispetto ad aprile, al tasso annualizzato di 1.309 miliardi di dollari, gli analisti attendevano un +0,7 per cento. Il dato di aprile è stato rivisto da +1,8% a +0,9 per cento.
Le spese per costruzioni private sono aumentate dello 0,3%, mentre quelle per edifici pubblici sono cresciute dello 0,7 per cento.
Oggi il dollaro statunitense è in rialzo sulle principali conrtoparti valutarie, intorno alle 14,40 l'indice del dollaro è salito di 0,3% a quota 94,928. Il dollaro in risalita su tutte le maggiori valute globali, tra cui lo yuan della Cina che ha segnato nuovi minimi da inizio anno proprio con i timori di guerra commerciale. Un conflitto che potrebbe accompagnarsi da una guerra anche sui cambi valutari.
Intorno alle 9,30 la valuta unica scivola a 1,1632 dollari da 1,1683 dollari della precedente chiusura e perde quota anche sulla controparta giapponese, scivolando a 128,72 yen da 129,29 yen della chiusura.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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