E' un inizio settimana estremamente positivo sui mercati azionari. Il rimbalzo, dopo le perdite della scorsa settimana, è proseguito con forza e la “bolla Reddit” (almeno per il momento) è gradualmente evaporata. I mercati azionari hanno nuovamente goduto della prospettiva di ulteriori stimoli fiscali statunitensi, difatti l'amministrazione Biden sta intensificando i preparativi per approvare il disegno di legge attraverso il Congresso, con o (molto probabilmente) senza supporto bipartisan.
La crescita del quarto trimestre dell'Eurozona è risultata superiore alle attese e ciò ha sicuramente contribuito a un clima costruttivo. L'azionario europeo ha fatto registrare rialzi di circa l'1,50%. Gli indici statunitensi hanno chiuso con guadagni simili, mentre i rendimenti statunitensi sono cresciuti leggermente tra 0,6 e 1,7 punti base (il 10 anni), sospinti da un ulteriore aumento delle aspettative di inflazione. I Bund tedeschi hanno addirittura sottoperformato leggermente, evidenziando un irrigidimento della curva, con incrementi tra 0,4 bps (2 anni) e 3,4 bps (30 anni).
L'EUR/USD, nonostante la forza dell'equity, ha perso ulteriormente terreno portandosi a ridosso del supporto chiave 1.2011. Per il momento tale livello sembra reggere e dopo la notizia che l'ex presidente della BCE Drahi potrebbe diventare il Primo Ministro italiano la coppia ha messo a segno un rimbalzo chiudendo la giornata a 1.2044.
Il guadagno del Dollaro, lo possiamo dire, stavolta non è stato supportato da un rendimento reale statunitense più elevato. Il sentiment di ottimismo e le notizie altrettanto positive sui progressi nel processo di vaccinazione del Regno Unito hanno continuato a sostenere la sterlina, soprattutto nei confronti dell'euro. EUR/GBP ha chiuso infatti a 0,8812.