Sembra già un’altra epoca quella in cui i mercati salivano senza sosta, dal post pandemia alla prima settimana del 2022. In pochissimo tempo ci ritroviamo con i due principali indici americani (S&P 500 e Nasdaq 100) sotto rispettivamente del 8.6% e 13.5% da inizio anno.
Molte Meme stocks o titoli alla moda, che tanto eccitavano gli investitori, ora presentano il conto, con cali anche del 50% ed oltre, e molti piccoli investitori praticamente già fuori dai giochi dopo un ribasso di un paio di settimane.
La natura umana e l’inesperienza, portano la gente a preoccuparsi in periodi di volatilità come questa, con il pericolo di commettere errori che poi condizioneranno i risultati della vita intera di un investitore. Infatti è in periodi estremi come questi (estrema avidità o estrema paura) che gli investitori fanno le scelte peggiori.
Ecco perciò un elenco di consigli da ricordare in momenti di correzione di mercato come questo, vediamoli insieme…
Non cercare motivazioni logiche
I mercati hanno iniziato a calare ad un certo punto dell’anno, ma i fattori che possono averne determinato il calo sono molteplici (pensiamo alla Fed con il tapering, alla risalita dell’inflazione, alle tensioni Russia/Ucraina, al Covid). Siamo perciò tentati di trovare una “causa scatenante”, che una volta identificata ci possa permettere quindi di “anticipare” cosa succederà domani.
LASCIA STARE. Non impazzire cercando di capire il PERCHE’. I mercati ad un certo punto scendono e basta, accettalo, perché funziona così, le cause sono sempre diverse, ma il risultato sempre uguale.
Se diversifichi su tutto il mercato, ogni correzione può essere un’occasione di acquisto
Se andiamo a vedere invece una panoramica più ampia di come funziona il mercato azionario, notiamo come nonostante dei cali molto forti (area rossa) in determinati periodi passati, il percorso del mercato alla fine tenda sempre a portare risultati in ogni situazione.
Quando parlo di mercato intendo indici diversificati come MSCI World, MSCI ACWI IT, o lo stesso S&P 500.
In ogni ribasso infatti a pagare di più sono stati gli investitori che hanno concentrato i propri soldi in una nicchia specifica, inizialmente remunerativa, poi disastrosa (tech nel 2000, finanziari/immobiliare nel 2008 e così via).
Diversificare quindi a livello globale, ed incrementare (con intelligenza e con una strategia sia chiaro) le posizioni quando i mercati scendono, alla lunga paga.
Quando i mercati scendono, non scendono per sempre
In ogni momento ribassista di mercato, tendiamo sempre a pensare al peggio, che il calo non debba mai fermarsi (specie se le correzioni sono importanti). Ricordiamo a noi stessi che tutti i cali, prima o poi e per quanto violenti possano essere, finiranno. E da lì i mercati ripartiranno
La scelta del portafoglio corretto conta zero rispetto alla disciplina ed alla gestione emotiva
La maggior parte degli investitori si concentra nello scegliere il prodotto perfetto, l’ETF perfetto, il fondo perfetto, nella convinzione che sia questo l’elemento decisivo per essere profittevoli nel tempo. Ma ciò che davvero conta, è la gestione dell’emotività nelle fasi critiche, qui è dove commettiamo gli errori peggiori. Non è infatti importante riuscire a fare quel’1% in più, quanto non perdersi quel 7-8% annuo composto che il mercato azionario può offrire.
Rischio e rendimento sono due facce della stessa medaglia
Vuoi ottenere rendimenti maggiori? Devi essere disposto a sopportare maggiori drawdown e maggiore volatilità. Sembra banale, ma in questo periodo molti investitori tra meme stocks, criptovalute & Co. hanno prestato attenzione solo al primo lato della faccenda (il rendimento), ora stanno conoscendo (a proprie spese) il lato del rischio, e per molti sarà l’ultima volta purtroppo.
Il “compra e tieni” di lungo termine vale anche quando il mercato scende
Facile comprare e tenere quando i mercati salgono, ma riesci a farlo (ed è decisamente più importante) quando i mercati scendono? Alla lunga questo fa tutta la differenza del mondo ed è davvero il “buy and hold” di cui ogni investitore avrebbe bisogno
Focalizzati sul lungo periodo (davvero)
Quando i mercati salgono, tutti trader di breve termine. Quando i mercati scendono, tutti cassettisti. Non lo trovate strano? Concentrate il 90% del vostro portafoglio sul lungo termine, perché è statisticamente dimostrato che è l’unico orizzonte corretto che davvero vi farà svoltare economicamente. Se cercate distrazioni di breve, usate una piccola % dei vostri risparmi (che potete permettervi di perdere) o non usate proprio nulla. Un ETF azionario globale tenuto 30 anni batte il 99% dei trader di breve di cui alla lunga non ci si ricorda nemmeno il nome.
Vendi quando vuoi, non quando devi
Se investi senza strategia, sarai forzato nei periodi di forti cali a vendere le tue posizioni (o peggio a vederle chiuse dalle margin call). Chiediti quindi se vuoi ritrovarti in una situazione simile, o se pianificando bene arriverai al punto di vendere perché “finalmente è arrivato il momento di farlo”, a te la scelta.
Conosci te stesso
Queste situazioni di stress sui mercati, considerali come un'occasione. In questi momenti capisci davvero che tipo di investitore sei, e qual è la tua propensione o tolleranza al rischio. Le migliori situazioni da cui imparare questo sono le crisi passate, meglio se con meno danni possibili. Per come contenere i danni, riguarda i punti sopra
Alla prossima!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore"