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Morning adviser, analisi tecnica

Pubblicato 11.09.2013, 09:03
Aggiornato 11.09.2019, 13:55
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Matteo Paganini, 11 settembre 2013

INTRO

Con il ritorno della liquidità i mercati hanno abbozzato dei movimenti direzionali sia sulle borse che sul valutario, con tentativi di rottura ribassista anche sul fronte delle materie prime, che rimangono scambiate secondo logiche tecniche e non seguendo alcuna logica correlativa con il valutario.

Oro e petrolio in assenza di dati macro

Se si considera un grafico a 4 ore del metallo giallo si nota come il canale ribassista evidenziato durante i nostri appuntamenti dal vivo per analizzare i mercati (ogni mattina alle ore 9.30 con il DailyFX Morning Meeting) si nota come durante la giornata di ieri i prezzi abbiano tentato delle estensioni verso la parte bassa di questo canale, fermando la propria corsa prima di area 1,350.00, livello che identifica diversi punti precedenti che prima hanno funzionato molto bene da resistenza e che poi sono riusciti a sostenere i prezzi fino alla corsa ad oltre 1,400.00 dollari/oncia. Le medie mobili hanno appena incrociato a ribasso e seguiamo ogni possibile rimbalzo su quest’ultima area per valutare eventuali possibilità di vendita di oro, con l’area che passa tra 1,385.00 e 1,395.00 come resistenza oltre la quale potrebbe cambiare radicalmente lo scenario di breve periodo. Per quanto concerne l’oro di un altro colore invece, quello nero, anche di fronte a tensioni geo-politiche causate dalla situazione siriana, i prezzi sono stati in grado di scendere sotto 107.50, tentando delle estensioni sotto i livelli statici precedenti che ci fanno pensare come, in assenza di segnali di potenziali correzioni rialziste (cerchiamo delle divergenze tra prezzi ed oscillatore stocastico a partire dai time frame orari) si possano tentare delle estensioni verso i livelli di minimo relativi precedenti, che cominciano ad esistere da area 106.00 e che si possono estendere fino a 105.50.

Continuerà la forza relativa della sterlina?

E’ possibile che continui e, nel momento in cui dovessero essere rilasciati dati macroeconomici a favore dell’economia britannica, questo potrebbe anche divenire probabile. Oggi la prova del nove, con la release di dati sul mercato del lavoro, che sono andati ad assumere un’importanza maggiore rispetto alle scorse pubblicazioni dopo che il governatore della BoE ha dichiarato che non si andrà a modificare in senso restrittivo la politica monetaria della banca centrale inglese fino a quando non si tornerà a vedere un tasso di disoccupazione pari al 7% (ricordiamo, per chi non lo sapesse, che nell’ultimo anno abbiamo praticamente mantenuto il livello di 7.85, per dare l’idea di come il livello target non possa comunque essere raggiunto nel giro di poco tempo). Bene, oggi alle ora 10.30 verranno rilasciati le richieste di sussidi di disoccupazione, dove è atteso un calo di 21.000 unità, che se dovesse verificarsi rappresenterebbe la decima discesa consecutiva. In questo caso, il pound potrebbe beneficiarne e tentare di compiere nuovi massimi.

QUADRO TECNICO :

EUR/USD:ottima tenuta dell’area di supporto individuata ieri tra 1.3250 e 1.3235 (con trigger per stop e reverse a 1.3225). Il mercato ha raggiunto i punti di massimo precedenti e si sta muovendo in laterale tra 1.3235 e 1.3285, livelli che considereremo al fine di un’operatività laterale, tenendo conto che un superamento di questi due livelli (con 1.3225 ancora valido per ribassi) potrebbe portare ad accelerazioni pari all’altezza dell’ultima congestione. Se dovessimo tornare sulle aree di supporto di ieri, verso le quali sembriamo diretti stamattina, gli acquisti di euro potrebbero trovare un sostegno ulteriore in caso di stocastico vicino alle zone di ipervenduto.

USD/JPY: ottima l’idea di sfruttare la congestione creatasi sul dollaro yen (con maggior propensione all’acquisto in caso di avvicinamento ai supporti visti ieri), con i prezzi che hanno raggiunto e superato area 100.40. Siamo ora sopra la media a 21 oraria e ci troviamo in correzione. Tutta l’area passante per 100.20 può essere considerata come supporto per pensare a vendite di yen, tenendo conto che un superamento a ribasso di 100.15 potrebbe portare a tentativi di rafforzamento dello yen che, fino a quando non dovessero portarsi oltre 99.85 non dovranno essere considerate come definitive. In caso di ripartenza oltre 100.65 è possibile valutare possibili rialzi che potrebbero portare le quotazioni verso area 101.00, con 100.85 possibile ostacolo.

EUR/JPY: chi avesse operato utilizzando la strategia di livelli multipli di profit che riportiamo per chi non avesse voglia di andare a guardare l’articolo di ieri, avrebbe raggiunto buoni risultati. Scrivevamo “la salita di EurUsd con UsdJpy fermo ha prodotto una salita del cross, che ha raggiunto 132.20 e sta ora consolidando sopra la media mobile a 21 periodi considerata su un grafico orario. Questa potrebbe rappresentare una buona area di acquisto di euro per assistere ad accelerazioni verso 132.40, che potrebbero estendersi in qualsiasi punto dell’area successiva d’attenzione, data da 132.75, per frenare e correggere. L’idea è quella di impostare operazioni su cui si possono distribuire livelli di profit multipli, contemplando la possibilità di lasciar correre una parte della posizione oltre 132.75 (se EurUsd e UsdJpy dovessero muoversi a rialzo entrambi”. Ora siamo ancora sopra la mediaed iniziano a formarsi delle divergenze ribassiste che non hanno ancora prodotto effetti di rottura dei supporti più importanti. Seguiamo dunque l’area compresa tra 132.60 e 132.80 per valutare eventuali acquisti di euro, tenendo conto che un superamento di quest’area potrebbe lasciare spazio alle divergenze e portare i prezzi ad approfondire verso 132.20. Un superamento di 133.40 potrebbe portare verso 133.80.

GBP/USD: buono anche il quadro tecnico visto sul cable ieri, con i prezzi che hanno continuato a salire senza scendere sotto i supporti considerati, compiendo nuovi massimi, sotto però l’area di trigger per rialzi consistenti. Siamo ora sopra la media a 21 oraria all’interno di una figura di continuazione a bandiera che potrebbe suggerire dei rialzi verso 1.5775, che se superato può portare a figura. Una discesa sotto 1.5705 potrebbe riportare i prezzi verso 1.5685, livello che dev’essere rotto, a nostro parere, di almeno una venitna di pips prima di far considerare ribassi considerevoli verso 1.5630.

AUD/USD: nel breve i prezzi, dopo essere partiti in correzione, sono stati contenuti dalla media a 21 oraria, che ha lavorato egregiamente come area di supporto. La sua tenuta ha portato i prezzi all’interno di quell’area di resistenza vista ieri, dove su un giornaliero passa una media a 100 periodi esponenziale e su un 4 ore si stava formando una divergenza ribassista che alla fine non si è confermata. Siamo ora nei pressi della media a 21 oraria, all’interno di quella che potrebbe essere considerata come una figura di continuazione da sfruttare per valutare ulteriori apprezzamenti del dollaro australiano, che se dovessero superare l’area di 0.9330 potrebbero estendere verso qualsiasi punto compreso tra qui e 0.9400, livello statico precedente individuabile su un grafico daily.

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