Morning adviser, nuovi massimi per l’euro

Pubblicato 10.12.2013, 08:57
Aggiornato 11.09.2019, 13:55
EUR/USD
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Matteo Paganini, 10 dicembre 2013

INTRO

Nessuna novità sul fronte macro e mercati sempre più legati alle aspettative che si stanno creando sull’impellente (ma non lo daremmo così certo) tapering del QE a stelle e strisce.

Continua la direzionalità di breve

Euro in posizione di forza contro il dollaro americano, yen che sta cercando i minimi di periodo sempre contro il biglietto verde, sterlina che sta continuando a mostrare la propria forza e sulla quale cominciano a circolare voci secondo le quali la BoE potrebbe intervenire andando ad aumentare il proprio piano di stimoli quantitativi proprio per ridimensionare questa sopravvalutazione di breve periodo e dollaro australiano che sta tirando il fiato dopo la corsa a ribasso che ha caratterizzato l’ultimo mese e mezzo. Questo il quadro valutario, al quale dobbiamo aggiungere le borse americane, che si mantengono sui massimi, suggerendoci tre possibili interpretazioni. La prima, più probabile a nostro parere, è quella che vede le aspettative degli investitori circa il tapering spostate nel 2014, il che lascerebbe spazio a nuovi tentativi di massimi prima di pensare a prese di profitto. La seconda, che vede i prezzi spingersi a rialzo per cercare territori di vendita in occasione del meeting di settimana prossima, all’interno del quale potrebbe cominciare la riduzione del piano di acquisti di asset da parte della Fed (l’unica cosa che ci insinua il dubbio che si possa cominciare già da ora è il cambio di governatore, che potrebbe portare ad un inizio moderato del tapering – probabilità 15/20%). La terza, che vede una normalizzazione dei flussi ed una sorta di ufficializzazione dell’uscita dalla crisi da parte dell’America, che dunque sta portando ad acquisti strutturali di borse. Qualunque sia il motivo i prezzi sono saliti e cureremo attentamente qualsiasi indicazione di divergenza che potrebbe suggerire partenze a ribasso, altrimenti rimaniamo impostati per potenziali nuovi massimi.

QUADRO TECNICO

EUR/USD: buona la tenuta di area 1.3690 che ha portato al raggiungimento di 1.3745 che, una volta superato ha lasciato spazio al tentativo di estensione che si è fermato 10 punti prima rispetto al target stimato di 1.37 ¾. Siamo ora in correzione ancora sopra la media a 21 periodi che insieme all’area che passa tra 1.3720 e 1.3730 potrebbe fornire possibilità di ulteriori acquisti di euro tenendo conto che non si stanno formando divergenze ribassiste importanti. Una strategia difensiva va comunque tenuta in testa, con l’idea di stopparsi in caso di discesa all’interno di un territorio che consideriamo neutro a livello di posizionamento di ordini (1.3700/1.3715) per valutare eventuali posizionamenti short una volta superata area 1.3690.

USD/JPY: ottima la tenuta dell’area individuata in 102.70/80, oltre la quale avremmo potuto assistere alla formazione della figura di pera cotta (brutto il nome, ne convengo con voi, ma efficace la figura), che ha portato al raggiungimento di 103.20 ed al suo superamento per 103.35, che stanotte ha tenuto. Siamo ora al tentativo di rottura di questo livello, che potrebbe lasciare spazio verso 103.70 e che operativamente potrebbe essere da valutare intorno a 103.45. Per assistere a discese occorre veder superata l’area di 103.10, sopra la quale è possibile valutare possibilità di acquisti in limit per rivedere quota 103.35 ed eventualmente l’estensione verso i massimi.

EUR/JPY: non abbiamo raggiunto l’area di trigger per acquisti in limit ieri mattina (140.60/75) ma il superamento a rialzo di 141.35 è stato in grado di portare ad accelerazioni verso 141.85, che una volta superato ha lasciato spazio a salite verso 142.00, senza per il momento estendere verso 142.40. Curiamo la possibile correzione di brevissimo che potrebbe riportare i prezzi verso area 141.50/75, dove potrebbe essere possibile pensare ad acquisti di euro con scenari difensivi che potrebbero prevedere dei posizionamenti short in caso di superamento di 142.25.

GBP/USD: forte salita dal cable che ha raggiunto e superato l’area di trigger passante tra 1.6425 e 1.6440, che ha portato a tentativi di accelerazione ulteriori verso l’alto. La confusione dei punti vista ieri mattina non ha portato a nessuna operatività sul cable che ora però inizia a generare situazioni tecniche interessanti. Siamo infatti di fronte a possibili correzioni ribassiste che fino a quando non dovessero spingersi oltre area 1.6415 potrebbero fornire buoni spunti di acquisto per rivedere i massimi che, se superati (operativamente potrebbe essere il caso di considerare area 1.6375), potrebbero spingere le quotazioni verso 1.6525).

AUD/USD: buona l’idea rialzista ma senza il raggiungimento dei livelli di trigger limit visti ieri mattina (anche se all’interno del nostro Morning Meeting, in diretta ogni mattina alle ore 9.30 abbiamo ipotizzato possibilità di iniziare degli acquisti in area 0.9070 sottoleva). Siamo ora in una situazione confusa, che non fornisce particolari spunti operativi per la mattinata. E’ possibile seguire potenziali approfondimenti sotto i livelli di minimo passanti per 0.9070 nel caso in cui dovessimo avvicinarci ad essi con lo stocastico orario lontano dalla zona di ipervenduto (operativamente una tolleranza di una quindicina di punti potrebbe essere buona), con potenziali terget verso 0.9030 che se superato potrebbe fornire la possibilità di valutare estensioni verso i minimi, sui quali valutare eventualmente ulteriori approfondimenti verso 0.8960 (tolleranza da valutare su 0.8975). In caso di stocastico in ipervenduto invece, buone opportunità di acquisti sui supporti con stop e reverse sotto i livelli visti.

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