Altra seduta positiva quella di giovedì a Wall Street, con il settore tech ancora in mostra.
Il Nasdaq100 ha recuperato circa il 20% dai minimi di dicembre e ieri ha toccato nuovi massimi annuali oltre i 13.100 punti (contratto future con scadenza giugno 2023).
Gli investitori sembrano per ora aver accantonato le paure di una crisi sistemica del sistema bancario e stanno spostando l’attenzione verso le prossime mosse della Fed.
Riguardo proprio al sistema bancario, ieri la Casa Bianca ha annunciato una serie di proposte pensate per introdurre una stretta regolatoria per le banche di medie dimensioni.
Nel frattempo le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (dato destagionalizzato) sono cresciute di 7 mila unità a quota 198 mila, con il consenso che era fissato a 195.000.
Il mercato vede in questo momento al 50% le probabilità che i tassi restino fermi nella prossima riunione di maggio.
Con la chiusura di ieri sopra i 13.000 punti il Nasdaq è entrato formalmente in territorio toro, ma monitoreremo oggi con attenzione se tale condizione verrà confermata in chiusura settimanale.
Nella precedente analisi, risalente al 15 marzo, avevamo scritto che un recupero dei 12.350 punti, unito a rassicurazioni sulla solidità del sistema bancario, avrebbe migliorato la struttura tecnica di breve poiché la mossa avrebbe interrotto la successione di massimi decrescenti e supportato un più ampio movimento lato rialzista.
Al momento della scrittura il future sul Nasdaq sta scambiando sui massimi di ieri.
La strutture grafiche di prezzo delineate dal mercato nel corso dell’ultimo mese offrono ora target interessanti; in particolare gli ultimi 2 movimenti correttivi possono essere classificati come bandiere o “flag di continuazione all’intero di più ampie strutture rialziste, una di breve e l’altra di medio periodo.
Il target proposto dalle due strutture in termini di volatilità identifica per entrambe l’area compresa tra 13.700 e 14.000 punti; a quota 13.700 punti troviamo peraltro anche resistenza statica dettata da un precedente massimo di swing ad agosto 2022.
Ci aspettiamo quindi oggi un consolidamento sopra i 13.000 punti, con l’obiettivo di prezzo della prossima ottava che sarebbe spostato in prima battuta sulla resistenza intermedia a 13.350 e di seguito a 13.700 punti.
Nello scenario meno atteso qualora il mercato dovesse invece produrre un brusco storno associato al ritorno sotto i 13.000 punti, aspettiamoci una correzione nella prima parte della prossima settimana almeno fino a 12.750 punti, mossa che comunque non inficerebbe il quadro di base.
In caso di affondo sotto i 12.600 punti probabile invece un ulteriore affondo fino a 12.250 punti.