I dati pubblicati il 28 marzo dall'EIA hanno indicato un prelievo di 36 miliardi di metri cubi, vicino alle attese del mercato, ma leggermente inferiore alla media a 5 anni di -41 miliardi, con un miglioramento marginale del deficit a 551 miliardi. I dati di settimana scorsa hanno indicato un rialzo delle scorte più ampio di quanto si aspettasse il mercato e, come indicato da più parti, quello di settimana scorsa, potrebbe essere stato l’ultimo prelievo della stagione.
Alcuni analisti pensano che la crescita della domanda di gas naturale per la produzione di energia potrebbe rallentare negli Stati Uniti, dal momento in cui le fonti rinnovabili continuano ad aumentare le proprie quote di mercato e, con la produzione degli Stati Uniti che raggiunge livelli record, oltre al fatto che le nuove centrali sono sempre più efficienti, sembra più difficile trovare sbocchi commerciali, se non in nuovi mercati.
All'inizio di quest'anno l'International Energy Agency ha pubblicato i dati sullo Scenario di Sviluppo Sostenibile, che mostrano come la generazione di gas nel mondo sia aumentata del 118% circa dal 2000 al 2017.
La crescita della domanda di gas negli Stati Uniti però è rallentata, anche a seguito dello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili come il solare, il vento e lo stoccaggio delle batterie, che stanno rubando quote di mercato al gas. Nonostante questo, la produzione è aumentata ad un tasso annuo del 13-14%, superando così l'aumento dei consumi interni. Sebbene ci sia un rallentamento della domanda interna, si stanno comunque costruendo nuove centrali a gas naturale in territorio americano, in particolare nelle aree in cui è facilmente disponibile, grazie alla vicinanza di giacimenti di petrolio. L'EIA ha dichiarato che nel 2019 si costruiranno nuovi impianti di generazione negli Stati Uniti e proprio per questo ci sarà ancora un eccesso di offerta.
Forse per questo motivo c’è stata un’accelerazione nelle approvazioni per costruire nuovi terminali per l’LNG. Quest’anno dovrebbero diventare operativi tre nuovi terminali, per cui la soluzione per vendere gas sembra essere quella di aumentare le esportazione di LNG. Per questo motivo manager e analisti del settore vedono come potenziale e principale elemento di crescita del settore nelle esportazioni di LNG.
Sul mercato Henry Hub i future con scadenza giugno trattano a 2,70$, nonostante un inverno freddo, anche se più mite rispetto alle previsioni iniziali, che ha spinto i consumi e ridotto le scorte.
Le esportazioni US hanno subìto un'accelerazione e sono aumentate a un tasso annuo del 20%, raggiungendo a gennaio un record di 363 miliardi di metri cubi. Questo fa sì che il mercato degli Stati Uniti stia passando da un sistema chiuso a uno più aperto ai mercati esteri e quindi forse anche con movimenti dei prezzi diversi rispetto al passato. Le centrali elettriche a gas hanno rappresentato il 34% di tutta la produzione di elettricità nel 2018, rispetto al 26% del 2014 (Energy Information Administration) e il gas è diventato di gran lunga la fonte più importante durante i periodi di picco di consumi di elettricità durante la stagione invernale e anche durante quella estiva. Inoltre un mercato più ampio potrebbe essere la causa di questa fase in cui abbiamo prezzi generalmente bassi con picchi di volatilità occasionali.
Rispetto ai picchi di volatilità di novembre e dicembre siamo in una fase di relativa calma ma, soprattutto se dovessimo vedere ulteriori cali per l’aumento delle scorte, potremmo trovare livelli interessanti per operazioni di lungo periodo.