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La veloce correzione vista la scorsa settimana con il test del supporto chiave a 21500, dove si è assistito ad un rimbalzo, consente al Ftsemib di uscire dalla fase di ipercomprato seguito al forte rally da metà agosto in poi. L’indice rimane pertanto fermo da inizio settembre in poi tra 21500 e 22300 in un laterale che assomiglia più ad una fase di distribuzione, che non di accumulazione, anche se il futuro movimento dipende adesso dall’andamento degli altri listini, americani in particolare. In ogni caso la violazione della resistenza a 22300/350 rafforzata dal transito della trendline ribassista consentirà nuovi spunti rialzisti verso 23500 e quindi verso 24000 parte alta del trading range in atto da oltre 10 anni tra 12500 e 24500.
Una tenuta di 22300 anche in questa ottava, unita ad altri fattori di rischio che gli investitori non sembrano prendere in considerazione (per es brexit) potrebbe spingere i listini azionari, gran parte sui massimi dell’anno, se non addirittura assoluti, al ribasso con il Ftse Mib che potrebbe testare nuovamente 21500. Una perdita anche di questo livello proietterà i corsi verso 21000 e quindi 20300/500 confermando di fatto la fase laterale in atto da febbraio 2018.