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Nessuna svolta prudente in arrivo dalla Fed a Jackson Hole, si riduce l’ottimismo

Pubblicato 19.08.2022, 13:49
Aggiornato 14.11.2023, 13:35
  • I funzionari della Fed si incontreranno per il loro simposio annuale a Jackson Hole la prossima settimana
  • Restano sotto pressione per combattere l’inflazione senza scatenare la furia dei mercati
  • Mi aspetto che la Fed stronchi le crescenti aspettative di una svolta prudente
  • La Federal Reserve potrebbe lanciare un messaggio aggressivo al mercato quando i banchieri centrali si incontreranno per il simposio economico di Jackson Hole la prossima settimana.

    Il punto focale sarà il discorso del Presidente Jay Powell giovedì, alle 15:00 CEST.

    I capi della Fed, in passato, hanno approfittato di questo discorso per segnalare importanti cambiamenti della politica monetaria o delle prospettive economiche.

    Secondo me, Powell indicherà che la banca continuerà ad alzare i tassi di interesse e li lascerà più alti per più tempo del previsto, nel tentativo di far scendere l’inflazione più alta da decenni.

    Dunque, potremmo assistere ad una forte inversione ad U dei prezzi dei mercati e in particolare dei Treasury.

    I titoli azionari statunitensi sono schizzati dai minimi di metà giugno, con il Nasdaq Composite uscito dal mercato orso la scorsa settimana, nella speranza che la Fed diventi meno aggressiva con gli aumenti dei tassi nei prossimi mesi.

    Gli investitori hanno fatto in fretta a mettere in conto una prospettiva meno aggressiva. Ecco due motivi per cui la Fed non fermerà l’inasprimento tanto presto.

    1. Un mercato del lavoro forte

    Malgrado i timori di recessione, il mercato del lavoro statunitense continua ad essere solido, con le posizioni aperte che oscillano vicino ai massimi storici e il tasso di disoccupazione vicino ai minimi storici.

    Secondo il database FRED della Fed di St. Louis, a giugno c’erano quasi 10,7 milioni di posti di lavoro disponibili, in calo dal picco di circa 11,9 milioni di marzo, ma in salita dai 9,8 milioni del giugno 2021 e dai circa 6,1 milioni del giugno 2020.

    Job Openings

    A sottolineare la forza del mercato del lavoro, i datori di lavoro USA hanno assunto molti più dipendenti del previsto negli ultimi mesi.

    In effetti, il report mensile sull’occupazione non agricola ha battuto le attese in sei dei primi sette mesi del 2022, con una crescita media dell’occupazione di circa 471.000 unità al mese. In confronto, la media storica è di un aumento di circa 190.000 unità al mese, nel periodo 2015-2019.

    Nonfarm Payrolls

    Inoltre, al 3,5%, il tasso di disoccupazione è tornato al livello pre-pandemico nonché al minimo dal 1969.

    Unemployment Rate

    Un altro segno di un mercato del lavoro teso è il fatto che i datori di lavoro hanno continuato ad alzare i compensi ad un ritmo solido il mese scorso. La media dei compensi orari è salita dello 0,5% a luglio, dopo il +0,4% di giugno.

    Su base annua è balzata del 5,2%, alimentando la preoccupazione per l’inflazione che permette alla Fed di confermare il percorso aggressivo sui tassi.

    Immagino già Powell a Jackson Hole, a dire che il mercato del lavoro forte implica che l’economia può sopportare tassi più alti.

    Inflazione ancora vicina al massimo di 40 anni

    L’indice IPC è rimasto invariato a luglio, con i prezzi della benzina scesi. Ciò ha fatto calare il tasso annuo di inflazione all’8,5% dal 9,1% di giugno, il massimo dal 1981.

    Consumer Price Index

    Intanto, l’inflazione core, che non tiene conto dei prezzi volatili di energetici ed alimentari, è salita dello 0,3% a luglio e del 5,9% sugli ultimi 12 mesi, secondo il BLS.

    Core CPI

    Sebbene gli ultimi dati implichino che l’inflazione sia al picco o quasi, i prezzi al consumo statunitensi restano vicini a livelli che non si vedevano dal 1982.

    Malgrado il recente calo, il BLS afferma che i prezzi della benzina sono stati il 44% più alti negli ultimi 12 mesi, mentre gli alimentari sono aumentati del 13,1% nello scorso anno, l’aumento annuo maggiore dal 1979.

    Monthly Cost Changes

    Inoltre, l’aumento degli affitti e dei compensi, solitamente negoziati solo una volta all’anno, probabilmente risulterà in un’inflazione più radicata, che resterà elevata per un periodo più lungo.

    Sebbene il calo di luglio sia stato uno sviluppo positivo, è ancora troppo presto per dire se il trend sarà sostenuto, dal momento che l’inflazione statunitense resta ben al di sopra dei livelli storici.

    I funzionari della Fed hanno espresso chiaramente che hanno bisogno di vedere prove convincenti del fatto che le pressioni sui prezzi si stiano riducendo, prima di rallentare o sospendere gli aumenti dei tassi. I verbali di mercoledì del vertice Fed del 26-27 luglio hanno ribadito il concetto, notando che l’inflazione resta “inaccettabilmente alta”.

    Considerato questo aspetto, la banca ha tutto quello che gli serve per continuare ad alzare i tassi di interesse fino a quando non vedrà l’indice IPC tornare all’obiettivo del 2%.

    Precisazione: Al momento della scrittura, Jesse non ha posizioni su nessuno dei titoli menzionati. Le opinioni presentate in questo articolo sono unicamente l’idea dell’autore e non devono essere considerate un consiglio di investimento.

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