I prezzi del petrolio stanno per sfondare la resistenza a $55,03, segnando nuovi massimi per il 2017.
Il calo delle scorte di petrolio e la solida crescita della domanda hanno avuto la meglio su condizioni meteo e questioni geopolitiche.
Il Brent ora scambia sopra i $60 a barile e la backwardation (situazione in cui i prezzi forward sono inferiori al prezzo spot corrente) dei future ha generato acquisti più marcati sulle scadenze lunghe.
L’OPEC ritiene di aver avuto successo nel far diminuire l’offerta e rileva il calo delle scorte.
Sembra che il WTI resterà a quota $55.
Le valute legate alle materie prime non hanno invece seguito al rialzo i prezzi del petrolio.
Nelle ultime settimane, CAD e NOK hanno deviato significativamente rispetto ai prezzi del petrolio.
Non è insolito che vi sia questo scollamento, ma la divergenza permane raramente a lungo.
Il motivo alla base di questo sviluppo è la convergenza dell’aumento dei prezzi del petrolio e del rialzo dei tassi USA, che ha ridotto la sensibilità a influenze esterne.
Poiché i rendimenti USA si stanno stabilizzando, ci aspettiamo che CAD e NOK si rimettano al passo con il rialzo del petrolio.