I prezzi dell’Oro, scambiato in dollari USA per oncia, hanno avviato la settimana muovendosi in territorio positivo a quota 1733, con un leggero guadagno del +0.33% rispetto alla chiusura di venerdì 22. Il dato tecnico essenziale è che il mercato pare avere finalmente innescato una reazione, probabilmente decisiva, dopo il raggiungimento degli ultimi minimi a quota 1680.97, il giorno 21 scorso.
Lo scenario tecnico che stiamo seguendo è ben riassunto dal grafico a barre settimanali, ove sono visibili 5 onde complete di movimento ribassista, che si sono sviluppate a partire dai massimi relativi dell’8 marzo (quota 2070.40) fino ai minimi già menzionati di giovedì scorso. Queste 5 onde ribassiste, che in base al modello di Elliott costituiscono un unico pattern di carattere impulsivo, sono giunte dopo che il mercato aveva già sviluppato due sequenze consecutive, ognuna a tre onde, a partire dal picco storico del 6 agosto 2020, quando l’oro veniva scambiato a 2074.95 dollari l’oncia. La prima sequenza aveva tenuto impegnato il mercato da agosto 2020 fino a marzo 2021 e la consideriamo un’onda A. La seconda sequenza, sempre a tre onde, è salita da marzo 2021 fino a marzo 2022 ed è legittimamente interpretabile come onda B. L’intero movimento correttivo pluri-annuale si sarebbe quindi esaurito dopo il raggiungimento degli ultimi minimi in accelerazione ribassista, mediante quella che traduciamo come onda C.
Il secondo forte indizio a sostegno dell’avvio di uno scenario rialzista è dato dalla disposizione stessa del supporto di lungo periodo, formatosi fra il 2020 ed il 2021 nell’area fra 1670/1680. Da quell’area si sono generati negli ultimi due anni, puntualmente e per almeno 4 volte, decise reazioni del mercato ad ogni discesa. Facile dunque ritenere che si tratti di una soglia di acquisto monitorata dai grossi operatori mondiali dell’oro, disposti a tornare all’acquisto quando i prezzi tornano vicini a tale soglia. Ricordiamo peraltro che il metallo giallo, fino alla settimana scorsa, veniva ancora offerto a sconto del 18% circa rispetto ai valori di appena quattro mesi fa; una ghiotta occasione per chi ne acquista grosse quantità fisiche, sia per scopi industriali che finanziari. Ognuna delle reazioni rialziste viste dal 2020 ha raggiunto un obiettivo “minimo” fra i 1915/1925 dollari, che consideriamo quindi come probabile target anche in questa occasione. Tecnicamente l’oro è acquistabile fissando degli stop sotto quota 1670, limite estremo dello scenario rialzista ora attivo, sotto cui diverrebbe indispensabile una revisione dell’analisi.