Bentornati all’appuntamento settimanale con l’Outlook sul Ftse Mib. Nell’articolo precedente, avevo ipotizzato l’avvio di un trading range che avrebbe potuto estendersi dalle due alle quattro settimane, trovando supporto in area 19200/19000: questo scenario pare concretizzarsi. Vediamo subito un grafico giornaliero:
Come si può notare, il primo test di zona 19000 ha prodotto un rimbalzo e avviato una probabile fase laterale, che potrebbe accompagnarci per qualche settimana. Come esposto nell’articolo precedente, ho ancora una view moderatamente positiva e penso che le quotazioni nei prossimi mesi possano raggiungere l’area target evidenziata tra 20300/20500 punti. Non essendoci nuove informazioni riscontrabili nell’azione del prezzo, vorrei spostare l’attenzione sull’analisi della volatilità:
In questo grafico è rappresentato il Ftse Mib daily a partire dal 2011, mentre la volatilità viene rilevata utilizzando l’Historical Volatility (21 periodi rappresentativi del ciclo mensile) anzichè il più popolare Average True Range: come ben chiaro, la volatilità si aggira su livelli piuttosto bassi, anche se non ancora critici. E’ tuttavia importante notare, che in circa l’80% dei casi, laddove la volatilità si sia spinta a livelli tanto bassi, il Ftse Mib abbia prodotto storni profondi ed anche nei casi in cui i rally rialzisti siano riusciti ad estendersi a rialzo, l’uptrend sia rimasto sostenibile al massimo per un altro mese, salvo poi produrre correzioni di più ampio respiro.
Tutto questo sta a significare non già che il rally rialzista avviato a Dicembre sia finito, ma bensì che sia assolutamente salutare ed auspicabile una correzione nell’ordine del 5/7% adesso, piuttosto che vedere il nostro indice correre veloce a 20500 punti: in quel caso mi aspetterei una successiva correzione molto più veloce e rabbiosa, nell’ordine indicativamente di un 10%.
La positività del movimento in corso ormai da un mese è mezzo, non deve inoltre far scordare come molte incognite gravino ancora sul mercato (interno ma anche globale): situazione del settore bancario (con Mps (MI:BMPS) in testa), situazione politica dell’Euro-zona e negli USA (il discorso di Trump di settimana scorsa ha portato qualche turbolenza), situazione FCA (MI:FCHA) (che apre una possibile diatriba Italia-Germania), sono tutte questioni che in questo momento i grandi operatori hanno posizionato nel cassetto, ma che si sa, costoro tendano a dimenticare solo fintanto non decidano di portare a casa i profitti. Non va inoltre dimenticato, che il mercato driver dell’Euro-Zona, il Dax tedesco, presenta un Historical Volatility su livelli relativamente anche più bassi del nostro Ftse Mib…questo fattore un analista tecnico non può ignorarlo, anche qualora si avvalga di altri sistemi di analisi.
Concludo quindi elencando quelli che a mio parere siano i comportamenti operativi più saggi da intraprendere in caso di manifestazione dei seguenti scenari:
1_Ftse Mib non rompe a ribasso area 19000 e si apprezza fino a 20500/20300: al manifestarsi di una divergenza ribassista, tento un trade Short.
2_Ftse Mib rompe a ribasso area 19000: entro a rialzo al manifestarsi di una divergenza rialzista, meglio se in appoggio in area 18500 prima o 18000 tondo (anche meglio: sarebbe un trade con un 3/5% di rimbalzo potenziale molto, molto probabile)
3_In ogni caso, MAI entrare in posizione Long sul breakout dei massimi di questo mese: come evidenziato dall’analisi della volatilità, è evidente che il movimento post-referendum sia giunto nella sua fase terminale (mi riferisco ovviamente a questo swing, inteso come onda e non all’intero movimento di rialzo dai minimi 2016 che è ancora potenzialmente interessante e con margini ampi, ma non prima di aver assistito ad una correzione degna di questo nome).
Auguro un Buon Trading a tutti, ricordando l’appuntamento di Giovedì con Virtual Certificates Portfolio!