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Outlook Ftse Mib #31

Pubblicato 31.01.2017, 11:35
IT40
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Bentornati all’appuntamento settimanale con l’Outlook sul Ftse Mib. La volatilità “dormiente” di cui ho ampiamente dibattuto sia negli articoli precedenti che nel webinar di Giovedì scorso, una volta raggiunti livelli estremi, è uscita dal letargo (interessando gli indici globali e non solo il nostro paese) producendo una correzione collettiva piuttosto pronosticabile, così come pronosticabile pare la sua continuazione nell’arco almeno di questa settimana. Un grafico del Ftse Mib, time frame daily, può aiutarci a comprendere meglio il perchè:
ftse mib_1 30gen17

Nella finestra sottostante il grafico del Ftse Mib, è rappresentata la volatilità media degli ultimi 21 giorni (ciclo mensile) e la sua media a 55 giorni (ciclo trimestrale): come si nota chiaramente, il valore attuale è ancora inferiore alla media mobile 55, ed è quindi lecito attendersi un ulteriore aumento medio della volatilità nel corso delle prossime sedute.
Come mostrato nel mio articolo precedente l’andamento della volatilità è correlato in maniera inversa all’andamento delle quotazioni. Per questo motivo, tendo a credere che nei prossimi giorni il Ftse Mib potrebbe andare incontro a nuovi storni (sebbene per oggi, soprattutto nel corso della mattinata, sia lecito attendersi un rimbalzo). A tal fine propongo un nuovo grafico, sempre a time frame giornaliero:
ftse mib_2 30gen17

Nel grafico precedente, ho tracciato i “soliti” ottavi di Gann a partire dai due prezzi più importanti dell’ultimo triennio: il top 2015 intorno a 24200 punti ed il minimo dell’anno scorso (post-Brexit) in zona 15000.

Come già ampiamente evidenziato negli articoli delle settimane scorse, l’appoggio sul 50% di ritracciamento dei ribassi segnati tra la seconda metà del 2015 e la prima del 2016 così come il raggiungimento di valori minimi di volatilità, lasciava presupporre la possibilità di uno storno.

Lo strappo ribassista avvenuto nella giornata di ieri, pare aver dato sostanza a questo scenario. In quest’ottica, ho evidenziato la zona di 18000 punti tondi, area che fu importantissima a fine 2014 e che anche nel primo quadrimestre del 2016 fu teatro di forte scontro tra venditori e compratori: a mio avviso è qui che si potrebbe ipotizzare una zona di riacquisto.

Questo scenario parrebbe trarre conferma anche dalla lettura dell’RSI (tarato a 8 periodi): in questo momento infatti l’oscillatore viaggia sui 28 punti. Un ulteriore storno del Ftse verso 18000 potrebbe quindi portare il nostro oscillatore ad entrare in zona di ipervenduto (ovvero sotto 20, secondo la mia taratura). A quel punto un rimbalzo diventerebbe statisticamente molto probabile, alla luce di questi due fattori:

1_Presenza di un prezzo psicologico: 18000 punti tondi, che rappresentano anche un supporto storico significativo.
2_Oscillatore in ipervenduto, ma correlato a prezzi superiori rispetto alla precedente lettura: ipotizzando un storno del Ftse in area 18000 ed una conseguente discesa sotto i 20 punti di RSI e stante la precedente discesa dell’RSI in ipervenduto (evento accaduto a metà Giugno con Ftse intorno a 16000 punti), si noterà appunto la costruzione di un set di due minimi crescenti.

Considerata quindi tutta la struttura del rialzo partito a seguito dei minimi post-Brexit, è statisticamente molto probabile l’avvio di una ripresa delle quotazioni.

In caso di concretizzazione di questo scenario e, conseguentemente, di un approdo del Ftse Mib in area 18000 sarà necessario valutare con quale velocità ci si sarebbe giunti e che tipo di pattern candlestick verrà eventualmente costruito dal nostro indice in tale zona, così da poter formulare una stima dell’entità del possibile rimbalzo o della ripresa dell’onda rialzista partita con violenza all’indomani del voto sul referendum dello scorso Dicembre.

Rimango quindi in attesa di area 18200/18000 per valutare l’apertura di posizioni rialziste, sfruttando i prezzi superiori solo per veloci operazioni intraday.

Come sempre, invito tutti i lettori alla prudenza, soprattutto in considerazione di una volatilità ancora attestata su valori bassi e conseguentemente, una rischiosità del mercato probabilmente destinata ad incrementarsi.

Buon trading a tutti e appuntamento a Giovedì per una nuova puntata di Virtual Certificates Portfolio!

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