Bentornati all’appuntamento con l’Outlook sul Ftse Mib.
La settimana delle “tre streghe” si è conclusa in maniera positiva per il nostro indice, che non solo ha segnato una crescita del 2,12%, ma soprattutto è riuscito ad effettuare l’atteso breakout di area 19800 punti, pronosticata nel mio articolo precedente.
Andiamo quindi ad osservare l’accaduto su un grafico a time frame giornaliero:
Nella seduta di Giovedì scorso, l’apertura in gap up in zona 20000 punti ha portato un buon entusiasmo, capace di spingere il Ftse fin quasi a 20200, chiudendo in prossimità dei massimi; in questo senso, è da vedersi positivamente anche la seduta di Venerdì (giorno delle tre streghe) svoltasi all’interno del range di quotazioni della giornata precedente (ovvero seduta “inside”): considerata la scadenza del future di Marzo, poteva essere ragionevole attendersi prese di profitto di maggiore entità.
Il fatto che invece si sia assistito ad un moderato alleggerimento delle posizioni, rappresenta a mio avviso un buon indizio circa la possibilità concreta di giungere all’area target di cui parlo ormai da Novembre dell’anno scorso, ovvero 21000/21500 punti.
L’attenzione in questo momento si focalizza sia sul massimo settimanale (e annuale) fissato intorno a 20200: come potete notare sul grafico (nel punto che ho contrassegnato con una X) questo prezzo è estremamente importante, essendo stato anche il minimo del secondo semestre del 2015 e la cui rottura ha poi prodotto il repentino storno sviluppatosi nel primo bimestre dell’anno passato.
E’ quindi evidente che siamo di fronte all’ultimo ostacolo che si frappone al raggiungimento di 21000 prima e 21500 poi, a chiudere il gap ribassista che si mantiene aperto ormai da Gennaio 2016. Sono quindi parecchi i motivi per essere fiduciosi circa una continuazione dell’attuale scenario rialzista, sebbene sia difficile pensare che l’area target possa essere raggiunta in maniera impulsiva e continuativa.
Come accaduto a Febbraio, potrebbe verificarsi una nuova correzione (magari leggermente inferiore in termini percentuali), che potrebbe essere sfruttata per rientrare in posizione a favore del trend in atto.
Attualmente, l’unico elemento di incertezza, è legato alla straordinaria assenza di volatilità, soprattutto su indici quali S&P 500 (leader globale) e Dax (leader europeo): sebbene la volatilità possa mantenersi su livelli minimi per lunghi periodi di tempo, non si può ignorare come questo scenario persista ormai da un trimestre abbondante: non siamo di fronte quindi ad un lasso di tempo limitato…prima o poi inevitabilmente la volatilità dovrà uscire dal proprio stato di letargo.
A tal fine sarà fondamentale prestare attenzione all’andamento di Vix e Vdax al fine di essere preparati in caso di un ritorno su livelli medi. In questo momento il mercato perdona molto ed i range di oscillazione limitati aiutano a migliorare l’efficacia delle entrate in posizione in modalità intraday, tuttavia bisognerà mantenere alto il livello di attenzione e prepararsi per l’aumento della volatilità che muterà le condizioni di mercato complicando la gestione delle operazioni tattiche in prima istanza e strategiche, successivamente.
A mio avviso tutto ciò potrebbe manifestarsi a cavallo tra Maggio e Giugno, in un periodo in cui andrà fatta una profonda analisi delle prospettive riguardanti la seconda parte del 2017, mentre ritengo che l’eventuale correzione che potrebbe palesarsi nei prossimi giorni/settimane si svolgerebbe ancora con i crismi (agevolmente gestibili) della bassa volatilità cui siamo abituati ormai dall’ultima decade di Dicembre 2016.
Buon trading a tutti e appuntamento a metà settimana per una nuova puntata di Virtual Certificates Portfolio!