Il palladio è passato dai massimi record ad un crollo del 50% in appena due mesi. Ora, con gli scambi di giugno che stanno per chiudersi, il metallo mostra segni di vita. Ma crescono anche i timori di una recessione: la ripresa tecnica resisterà?
Prima dell’apertura degli scambi sul COMEX a New York di questo martedì, il contratto di riferimento del palladio si attestava a 1.877 dollari l’oncia. È salito di circa 46 dollari, o del 2,5%, nelle precedenti quattro sedute.
Grafici forniti da skcharting.com
Sebbene possa non essere molto nel grande schema delle cose del palladio, getta le basi di una seconda settimana di fila su un mercato che ha registrato una perdita cumulativa del 13% nelle tre settimane precedenti.
Il palladio ha registrato un recente massimo di 3.417 dollari l’oncia il 7 marzo, con il picco del sovrapprezzo per la guerra in Ucraina, nei timori di una stretta globale delle forniture per le sanzioni comminate alla Russia, un importante produttore del metallo.
Ma, entro il 5 maggio, il palladio è crollato ad un minimo di cinque mesi di 1.732 dollari, dimezzando il suo valore, nelle preoccupazioni che il più aggressivo aumento dei tassi USA in una generazione per combattere un’inflazione alle stelle possa invece portare ad una recessione.
Da allora, l’apprensione per l’economia statunitense non ha fatto che peggiorare, rappresentando un rischio per molti settori. Il prodotto interno lordo statunitense è sceso dell’1,4% nel primo trimestre ed una crescita negativa anche nel secondo trimestre porterebbe tecnicamente il paese in recessione.
Ciononostante, i consumi USA restano resilienti: i consumi delle famiglie rappresentano circa il 68% delle spese aggregate, malgrado il sentimento stesso dei consumatori abbia segnato il minimo di sette mesi a giugno. È questo tipo di forza, dicono gli economisti, che potrebbe aiutare il PIL a restare a galla ed evitare una recessione nel 2022.
Il settore automobilistico, che dipende fortemente dal palladio per la purificazione delle emissioni nelle auto a benzina, è stato colpito da previsioni miste.
I prezzi delle auto nuove negli Stati Uniti salgono, tenendo il passo con l’inflazione al massimo di 40 anni, mentre le vendite dovrebbero scendere a doppia cifra quest’anno, in base ad una stima pubblicata ieri dagli analisti del settore J.D. Power e LMC Automotive.
La previsione suggerisce che le vendite al dettaglio di nuovi veicoli questo mese toccheranno quota 965.300 veicoli circa. Si tratta di un calo del 18,2% rispetto a giugno 2021. Le vendite totali di nuovi veicoli dovrebbero raggiungere quota 1.333.000 unità questo mese, il 15,8% in meno dello stesso mese dell’anno scorso.
In questo contesto, arriva la ripresa tecnica del palladio, il che fa sorgere dubbi circa la sua sostenibilità.
“Per essere definita una ripresa tecnica, il palladio ha bisogno di una rottura sostenuta sopra il rialzo a 2.090 dollari”, spiega Sunil Kumar Dixit, a capo delle strategie tecniche di skcharting.com.
Una mossa simile, continua, prenderà di mira la media mobile esponenziale su 50 giorni di 2.006 dollari e la media mobile semplice su 200 giorni di 2.110 dollari, con le letture stocastiche di 59/47 che rappresentano un incrocio positivo.
“La positività del consolidamento dei future del palladio visto sul grafico giornaliero ora è più una reazione a breve termine al brusco calo da 3.417 dollari a 1.763 dollari, che forma consolidamento tra 1.763-1.950 dollari”, afferma Dixit.
Secondo lui, un respingimento da 2.090-2.110 dollari negherà la ripresa, che sarà vista come una risposta debole al forte calo dei prezzi.
“Nel caso in cui la correzione si spingesse ancora più giù, aspettiamoci un precedente grosso minimo di 1.530 dollari e la media mobile semplice su 100 mesi di 1.247 dollari”, aggiunge.
Le stime di Dixit sono in linea con una previsione della scorsa settimana di MetalMiner che suggerisce che il rialzo del palladio potrebbe essere solo passeggero.
“I prezzi del palladio appaiono nel complesso più deboli”, afferma MetalMiner, aggiungendo:
“Il fatto che il metallo non sia riuscito a creare oscillazioni al rialzo ha causato l’inclinazione al ribasso. Minimi deboli devono scomparire perché il trend riprenda”.
“Al contempo, dei rally sul breve termine saranno delle entrate per gli short-seller, con i prezzi che continuano a formare massimi più bassi. I compratori industriali ovviamente implementeranno una strategia differente”.
Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.