Storicamente, il periodo che va da novembre a gennaio è ottimo per l'azionario. E anche quest'anno infatti è stato così.
Ad oggi sarebbe lecito aspettarsi un pò di debolezza dell'azionario al termine del periodo più performante appena trascorso?
Vorrei ricordare a tutti quanto sia una "cattiva" idea pensare in controtendenza, ma spesso ci capita di farlo. Ciò non significa che, anche se va contro molte delle nostre strategie, non dovremmo avvicinarci o farci sfiorare da quel "pensiero", cambiare la nostra visione rialzista del mercato (al momento è così) almeno nel prossimo breve futuro e cogliere i segnali giusti.
Siamo entrati nel mese di Febbraio, che storicamente è uno dei periodi "peggiori". Anche negli anni elettorali, nel primo trimestre le azioni attraversano momenti "difficili".
Diamo un'occhiata al rapporto tra titoli ad alto beta e quelli a basso beta
Queste sono le tendenze che dovrebbero presentare questi tipi di rapporti per cambiare una visione rialzista "stabile".
Da novembre 2021 il rapporto è andato a favore delle Low Beta, seguito dal ritracciamento dell'indice americano, l'S&P 500. Successivamente, l'inversione di tendenza, con la rottura del triangolo discendente da parte delle High Beta ha accompagnato l'S&P 500 in un 2023 positivo e nuovi massimi storici. Attualmente, il rapporto è a favore degli asset rischiosi, ma il canale creatosi nell'ultimo anno potrebbe presagire una possibile tendenza al ribasso nelle prossime settimane confermato anche dalla divergenza tra l'indice USA che segna nuovi massimi ed il rapporto che sta invertendo registrando massimi decrescenti.
Sarebbe anche "normale" se l'S&P 500 invertisse, i mercati rialzisti correggono. Inoltre il dollaro si è rafforzato a gennaio
Ad oggi, l'indice del dollaro USA si sta rafforzando risultando essere superiore a 102 e di conseguenza segnalando un possibile mutamento dell'ambiente a discapito dei tori. Infatti visionando gli anni precedenti e le reazioni dell'S&P 500, questo livello è visto come uno spartiacque, tra tendenza rialzista e ribassista. Nel momento in cui il dollaro si stabilizza al di sopra di esso l'azionario tende ad invertire al ribasso.
Ad avvalorare possibili ribassi, sono i titoli di società poco stabili e in difficoltà, nel momento in cui c'è paura e volatilità, sono i "primi" ad essere scaricati dagli investitori. Guardando il grafico stiamo "ancora" a livello di "tranquillità", ma si è creata una divergenza con l'S&P 500 che negli scorsi mesi ha poi portato a sull'azionario.
Ma è la rotazione verso i titoli difensivi il "fattore" decisivo ribassista
Se cerchiamo delle inversioni di tendenza, e che livello di rischio sta assumendo il mercato, il rapporto tra Consumer Staples rispetto all'S&P 500 ci da informazioni molto chiare. Il sentiment "rialzista" attualmente è supportato dal rapporto, che sta "costantemente" diminuendo anche in questo inizio anno, perdendo i minimi del 2021, fatta eccezione degli ultimi giorni che hanno riportato il rapporto sopra i minimi di dicembre 2023 a favore dei titoli difensivi.
Febbraio potrebbe essere un mese decisivo per cogliere le inversioni.
Alla prossima!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di asset, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore".