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Perché la SEC potrebbe rimpiangere l’errore sulla regolamentazione delle cripto

Pubblicato 09.06.2022, 14:48
Aggiornato 09.07.2023, 12:31
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Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com

  • L’azione di prezzo ribassista mette le cripto in secondo piano
  • Più è alta la market cap, più sale il rischio di controllare la massa monetaria
  • Un commissario della SEC mette in guardia dalle “conseguenze a lungo termine”
  • Senza regolamentazione, ETF ed altri prodotti sono in stallo
  • Una regolamentazione reattiva e non proattiva

Il cripto-mondo aspetta che la U.S. Securities and Exchange Commission sviluppi un quadro di riferimento per la regolamentazione delle criptovalute. Quando la SEC stabilirà le regole e le normative per il trading ed altre attività, la fiorente classe di asset potrà fare un enorme passo in avanti verso l’accettazione di massa.

La cripto-comunità è stata felice quando il Presidente USA Joe Biden ha nominato Gary Gensler, ex presidente della CFTC, a capo della SEC. Gensler ha tenuto un corso di fintech al MIT durante la sua pausa da ruoli governativi. Inoltre, è stato fondamentale per lo sviluppo dell’approccio normativo della CFTC per i future Bitcoin, introdotti dal Chicago Mercantile Exchange a fine 2017.

Ma la SEC sta perdendo tempo sulla regolamentazione delle cripto e una dei commissari di recente ha affermato che è necessario accelerare il processo.

L’azione di prezzo ribassista mette le cripto in secondo piano

Dal 10 novembre, l’azione di prezzo delle due maggiori criptovalute, Bitcoin ed Ethereum, è ribassista.

Bitcoin Daily Chart.

Fonte: Barchart

Come mostra il grafico, il Bitcoin, la principale cripto per market cap, è scesa dai 68.906,48 dollari del 10 novembre ad un minimo di 25.919,52 dollari il 12 maggio, un crollo del 62,4%. Al livello di 30.420 dollari il 7 giugno, il Bitcoin resta molto più vicino al minimo che al picco record di fine 2021.

Ethereum Daily Chart.

Fonte: Barchart

Nello stesso periodo, l’Ethereum è crollato da 4.865,426 dollari a 1.714,256 dollari, una perdita del 64,8%. Come il Bitcoin, Ethereum, al momento scambiato a 1.803,37 dollari, resta più vicino al minimo di maggio.

La market cap complessiva della classe di asset è scesa dagli oltre 3 mila miliardi di dollari al livello di 1,271 mila miliardi di dollari il 7 giugno. Negli ultimi sette mesi circa, il trend ribassista ha fatto scendere l’interesse speculativo per le cripto.

Più è alta la market cap, più sale il rischio di controllare la massa monetaria

Legislatori e regolatori erano preoccupati per la market cap che superava i 3 mila miliardi di dollari, citando l’aumento potenziale di rischio sistemico per il sistema finanziario globale. Il calo del valore ha eliminato la pressione sui governi perché intervenissero.

Rischi sistemici a parte, la classe di asset delle criptovalute compete con il sistema monetario in corso legale, anche se El Salvador e la Repubblica Centrafricana hanno adottato il Bitcoin come valuta nazionale. Più sono i paesi che seguono il trend delle monete digitali, aumentando l’accettazione delle cripto come strumento di scambio, più sale la minaccia per dollaro, euro, sterlina, yen e tutte le altre valute tradizionali.

Dal momento che il potere del governo risiede almeno parzialmente nel controllo della massa monetaria, la paura di rischi sistemici maschera la motivazione di base di una regolamentazione. Essendo scesa la market cap, è diminuito anche il bisogno di un intervento.

Un commissario della SEC mette in guardia dalle “conseguenze a lungo termine”

A fine maggio, il Commissario della U.S. Securities and Exchange Commissioner Hester Peirce si è detta preoccupata per l’errore della SEC sulla cripto-regolamentazione.

Senza regolamentazione, ETF ed altri prodotti sono in stallo

Il fondo SPDR® Gold Shares (NYSE:GLD) è uno dei prodotti ETF con più successo. GLD ha iniziato gli scambi a fine 2004 segue in modo eccellente il prezzo dell’oro. GLD possiede lingotti d’oro fisici ed è un modello per molti prodotti di criptovalute che attendono che la SEC stabilisca un quadro normativo.

Secondo Peirce, la SEC non “consente all’innovazione di svilupparsi ed alle sperimentazioni di avvenire in modo sano”.

Una regolamentazione reattiva e non proattiva

Se il controllo della massa monetaria è la maggiore preoccupazione, allora il calo della market cap è considerato un bene. Tuttavia, i regolatori potrebbero ritrovarsi col senno di poi a considerare questo periodo un’occasione mancata, se Bitcoin, Ethereum e le altre quasi 19.800 cripto cominceranno a salire e la febbre speculativa tornerà nella classe di asset. La SEC adotta un approccio normativo reattivo e non proattivo, di cui potrebbe alla fine pentirsi.

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