Nelle ultime 24 ore, il greggio è sceso del 2,09% chiudendo a 74,74 dollari al barile. Andamento contrastato dei principali panieri petroliferi sui mercati asiatici. Il benchmark americano Wti ha guadagnato 53 centesimi a 74,86 dollari al barile mentre il greggio di riferimento europeo Brent ha ceduto 42 centesimi a 85 dollari al barile.
In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 73.64 $ seguito da 72.46 $, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 76.23 $, seguito da 77.64 $.
Nello stesso tempo, l'XAU/USD è salito dello 0,12%, chiudendo a 1203,50 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1203,00 $, leggermente in diminuzione rispetto alla chiusura di ieri.
In caso di down, la quotazione potrebbe trovare un supporto a 1198.17 $ seguito da 1193,33 $, La coppia dovrebbe trovare la sua prima resistenza a 1209.27 $, seguito da 1215.53 $.
Contemporaneamente, l'XAG/USD è sceso dello 0,34%, chiudendo a 14,62 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'argento è stata di 14,60 $, in diminuzione dello 0,10% rispetto alla chiusura di ieri.
In caso di discesa, la quotazione dell'argento potrebbe trovare un supporto a 14.51 $ seguito da 14.41 $, mentre un eventuale rally, incontrerebbe una prima resistenza a 14,75 $, seguito da 14,90 $.
Le Borse asiatiche negative, con l'indice generale MSCI del'area Asia Pacifico escluso il Giappone in calo dello 0,57%, con l'eccezione di Sidney in lieve rialzo, il Nikkei 225, -0,4%, ASX 200 + 0,3%, Hang Seng -0,3%; Shanghai Composite chiuso; Kospi -0,3%. Pesa l'incremento dei rendimenti dei titoli di Stato USA, su un nuovo massimo da 7 anni, che innesca timori di inflazione e di una crescita dei tassi più rapida delle attese.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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