Il Petrolio ha chiuso la sessione del mese di aprile decisamente in rialzo; anche la sessione della settimana passata ha terminato positivamente su posizioni "long". Tutti i timori ed i pericoli di una crisi per il momento sono stati scongiurati.Infatti, la posizione dell’Iran di non voler assolutamente accordarsi con i Paesi Opec e non, quella della Libia di seguire le politiche di Teheran ed il mancato accordo del vertice di Doha sul congelamento della produzione, non hanno impattato in maniera negativa sull’andamento dei prezzi.
Anzi, il prezzo del Petrolio Greggio ha toccato i massimi del 2016. Un forte aiuto è stato dato dal dollaro americano debole sui mercati internazionali grazie alle politiche monetarie della Federal Reserve e dal rafforzamento di quello canadese.
Quindi, anche il cross USD/CAD ha chiuso la sessione mensile e settimanale su posizioni decisamente “short”, come mostrano i seguenti grafici:
Quindi, anche il cross USD/CAD ha chiuso la sessione mensile e settimanale su posizioni decisamente “short”, come mostrano i seguenti grafici:
Di conseguenza, tutto ciò ha avuto riflessi certamente positivi sull’andamento del prezzo dell’oro nero.
In base a quanto sopra esposto, dall’analisi grafica su time mensile del Petrolio possiamo osservare che:
1. le medie mobili esponenziali a 5 ed a 10 periodi sono importanti supporti dinamici con la candela giapponese verde che chiude al di sopra della EMA (10), evidenziando che i compratori si sono rafforzati sul mercato;
2. l'indicatore RSI lavora al di sopra della media mobile a 9 periodi e si colloca a 39,75 punti, manifestando che le forze rialziste stanno riprendendo con forza il controllo del mercato.
Lo studio su time frame settimanale, inoltre, mostra che:
1. le medie mobili esponenziali a 5 ed a 10 periodi sono due chiari supporti dinamici;
2. l’indicatore RSI lavora al di sopra della media mobile a 9 periodi, collocandosi a 61,88 punti e confermando il trend in “up”.
Per quanto riguarda la sessione odierna, al momento di questa rilevazione, il prezzo del greggio si porta a 45,95$ per barile. Durante la sessione Asia/Pacifico e quella Europea, la performance del prezzo del Petrolio è stata abbastanza deludente a causa della notizia di un incremento della produzione di Iran ed Iraq che fomenta il pericolo di un eccesso di scorte mondiali.
Il grafico su time frame giornaliero mette in evidenza che:
1. le medie mobili esponenziali a 5 ed a 10 periodi si confermano supporti dinamici, ma con un trend in "up" abbastanza affievolito che non riesce a rompere i livelli massimi del 2016;
2. l'indicatore RSI lavora al di sopra della media mobile a 9 periodi, collocandosi a 68,67 punti con le forze rialziste che mantengono il controllo del mercato.
Da questo studio risulta che il trend del petrolio è certamente positivo con la possibilità di un primo ritracciamento del prezzo nel valore corrispondente alla EMA (10) su time frame mensile e di un ulteriore ritracciamento nei valori corrispondenti alla EMA (5) ed alla EMA (10) su time frame settimanale.
L'analisi intraday risalta la difficoltà dell'oro nero di superare la soglia dei valori massimi del 2016, causando continui ritracciamenti del prezzo.
Le stesse valutazioni tecniche valgono anche per il Brent che attualmente si attesta a 47,18$ per barile con un spread sul greggio di 1,23$.
Tuttavia, la sessione settimanale è ricca di notizie ed avvenimenti ad alta volatilità che determineranno il trend giornaliero del Crude Oil:
1. oggi sarà divulgato il report dell’Institute for Supply Management sull’indice ISM dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero;
2. martedì 3 maggio vi saranno il discorso del Governatore della Bank of Canada Poloz e la pubblicazione del report cinese del Markit sull’indice Manifatturiero PMI – Caixin, di quelli dell’American Petroleum Institute (API) sulle scorte settimanali di petrolio e sul rapporto USA settimanale di Cushing, Oklahoma, sulle giacenze di Crude Oil;
3. mercoledì 4 maggio saranno resi noti i report dell’Automatic Data Processing (ADP) sulla variazione dell’occupazione non agricola, quelli dell’Institute for Supply Management sull’indice ISM non manifatturiero, quelli dell’Energy Information Administration (EIA) sulle scorte di petrolio greggio e sull’inventario USA di Cushing, Oklahoma, delle giacenze di Crude Oil;
4. venerdì 6 maggio usciranno i report del Bureau of Labor Statistics sulle buste paga del settore non agricolo e sul tasso di disoccupazione e quelli canadesi del Statistics sulla variazione nel livello di occupazione e del Richard Ivey School of Business sull’indice Ivey dei direttori agli acquisti.
Questi saranno i "market mover" della settimana.
Buon Trading