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Piazza Affari Best: Intesa Sanpaolo verso un nuovo target nel 2022?

Pubblicato 07.02.2022, 06:38
Aggiornato 02.09.2020, 08:05


Il titolo più interessante di questa settimana è sicuramente Intesa sanpaolo.

Le recenti incertezze (politiche e monetarie) hanno contribuito ad un "allargamento" dello spread creditizio italiano (Spread Btp - Bund) che nonostante ciò, non ha impattato in maniera rilevante sui livelli "patrimoniali" delle banche italiane.

Infatti la componente CET1 che sta per "Common Equity Tier 1" (esprime la solidità di un istituto bancario) ha determinato che le principali banche sono in grado di mantenere la propria facoltà di "utilizzo" dell’eccesso di capitale e garantire la base patrimoniale in caso di eventi macroeconomici "avversi" (quelle più attive nel comparto del risparmio gestito possono vantare valori di CET1 molto elevati).

Spread Btp Bond

Alla fine del primo semestre 2021, le esposizioni al "debito sovrano italiano" ammontavano a circa il 90% del CET1, per Intesa Sanpaolo (MI:ISP) (anche per Unicredit (MI:CRDI)). E nel caso in cui ci fosse un potenziale "allargamento" dello spread italiano fino ai livelli del 2012, durante la crisi in Europa, gli istituti di credito potrebbero risentirne e quindi anche Intesa Sanpaolo (Il CET1 ratio dell’intero sistema bancario aveva un valore "medio" del 15,2% delle attività ponderate per il rischio, in diminuzione di circa 20 punti base). Ma Il rapporto di leva finanziaria (leverage ratio), che misura l’adeguatezza del capitale rispetto alle attività non ponderate per il rischio, si è confermato "migliore" per gli intermediari italiani rispetto ai paesi partecipanti al Meccanismo di vigilanza unico (SSM), 6,4% contro 5,9%.

Non dimentichiamoci che il "fattore" tassi e il rialzo dei rendimenti potrebbero, quindi, favorire le banche. Basti guardare le performance positive del 2021 del settore bancario rispetto all'indice di riferimento, il FTSE MIB. Potrebbe continuare su questa linea?

Intesa chiude il 2021 con un utile netto a 4,18 miliardi, in crescita del 19,4% rispetto all'anno precedente (esclusa UBI Banca (MI:UBI)), e nel quarto trimestre ha registrato un risultato netto pari a 179 milioni di euro (Common Equity Tier 1 al 15%). Gli interessi netti anno/anno sono pari a 7,9 miliardi in calo del 4,6% mentre le commissioni nette sono pari a 9,5 miliardi, con una crescita del 9,3% e i costi operativi a circa 11 milioni di euro.

Il nuovo piano Industriale migliorerà la redditività, il mondo digitale attraverso la "banca" Isybank e il ritorno agli azionisti; premiati ad Ottobre 2021 con 2,7 miliardi di euro di dividendi e 1,4 miliardi pagati negli ultimi mesi dell'anno sotto forma di interim-dividend; il profilo Esg a cui sono destinati 115 miliardi di euro e circa 500 milioni di euro per supportare le persone in difficoltà ed ulteriori per raggiungere l'obiettivo di zero emissioni nette entro il 2030 per le proprie ed entro il 2050 per i portafogli prestiti e investimenti.

L'utile netto, per il 2022, è previsto a 5 miliardi di euro mentre per il 2025 è stimato intorno ai 6,5 miliardi di euro (+14%) con un CET1 fully phased-in oltre il 12%. Inoltre i crediti deteriorati con la nuova iniziativa "zero NPL" avranno un'incidenza dello 0,8% riducendoli a 1,9 miliardi di euro e un incremento del Cagr (tasso annuo di crescita composto) del 2,3% dalla banca digitale, una crescita del 3,3% per le commissioni e l'attività assicurativa.

Ritornando alla questione azionisti, molto sentita, il piano prevede la distribuzione di oltre 22 miliardi di euro di dividendi cash con un payout ratio del 70% per ogni singolo anno e un buyback nel 2022 per 3,4 miliardi di euro.

Per l'esercizio 2021 la banca distribuirà un dividendo di 7,89 cent. di euro per azione che si aggiungono all'acconto da 1,4 miliardi che ho citato in precedenza.

In occasione del nuovo piano, risulta in dirittura d’arrivo anche la fusione tra Eurizon Capital Sgr (controllata Intesa) e Fideuram Asset Management Sgr.

conto

dati


Secondo di Morgan Stanley (NYSE:MS) la Banca piemontese è tra le "top pick europee", Barclays (LON:BARC) ha una raccomandazione Overweight con prezzo target a 3,3 euro e BofA ha confermato il rating buy alzando il target da 3 a 3,3 mentre HSBC (LON:HSBA) un buy con target a 3,2 euro. BNP ha dato un target price a 3 euro, Exane ha rivisto verso l'alto il target da 2,8 a 3 euro e Equita Sim un target
leggermente inferiore a 2,9 euro, Société Générale a 2,7 euro.

Intesa

Il 2021 è stato un anno difficile per Cà de Sass e nella mia analisi "Long & Short: ecco 4 titoli su cui operare" il prezzo aveva toccato i 2,1 euro e c'era la possibilità del recupero dei gap, formati lungo il ribasso del mese di Novembre, in area 2,2 - 2,28 euro e in area 2,34 - 2,36 euro.

Inoltre si poteva notare la formazione di un Harmonic Pattern che ci faceva presumere un possibile impulso rialzista fino ai 2,5 euro e dopo un recupero fino a 2,6 euro. Ciò è stato rispettato e il prezzo attualmente si trova vicino il massimo di Febbraio 2020 e sopra ad una forte resistenza (area 2,58 euro), a 2,65 euro circa.

Ecco un range di possibili valutazioni secondo diversi modelli:

valutazione Intesa fonte InvestingPRO


Il fair value medio sembra essere intorno ai 2,76 euro ipotizzando un rialzo del 3,45% dal valore attuale.

La proiezione resta rialzista sul time-frame settimanale e solo una chiusura giornaliera inferiore al point of control che si trova in area 2,35 euro, nel breve periodo, potrebbe mostrarci un "primo segnale" ribassista e un "cambio di trend".

Ma fino a quando questo non avverrà i prezzi potrebbero continuare a salire, poggiandosi sul supporto a 2,64 euro, andando a colmare il Gap creatosi nel 2018 in area 2,85 - 3 euro.

L'operatività dovrebbe essere di medio periodo; vista la forte volatilità del mercato e il livello ipercomprato dell'RSI toccato di recente (time-frame 4h) il titolo potrebbe avere dei ribassi o lateralizzare nel breve; per l'interesse che il mercato sta mostrando nei sui confronti confermato dall'incremento dei volumi giornalieri (vol. 179.274.093 mentre vol. medio 92.955.376) a fronte della media mobile 50.

Aspettiamo aggiornamenti.

Intanto qual è la vostra visione, il settore bancario e Intesa come si "muoveranno" nelle prossime settimane?


"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore".

Ultimi commenti

se arriverà a 3 euro dopo può andare oltre nel 2007 era 5.00 euro se la banca è così ci ritornerà? grazie
A 3,30 ci sta un testa a spalle pericoloso ossia 3,55 fatto prima del 2018 poi un 3,25 fatto nel 2018 e poi se farà un 3,30 3,40 nel 2023. Situazione dangerious
Intesa max questanno 3,08 senza imprevisti 3,30 anno 2023 tra gennaio febbraio. Poi l attenderemo 1,5 tra 2023 e 2024 com target 1,00 1,30 nel 2025.
Pac con Intesa ed evito i titoli high yield che sono sotto pressione...
Sto alla larga dalle banche italiane, periodo incerto
 cambia settore
Ma anche no, il bancario è uno dei trainanti
Intesa target 3 euro un pò troppo
è pure poco 3 euro
o
Penso che possa essere un periodo positivo per il titolo, mi sono entrato a inizio dicembre
valuta bene
intesa è la migliore sul panorama italiano
Leggendo della Bce in questi giorni penso che il settore bancario possa sfruttarne le decisioni
La questione energia mi preoccupa
io non ci firmerei
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