Oggi, le principali borse europee si muovono appena sotto la parità, gli occhi degli investitori sono puntati a Washington dove mercoledì ci sarà l'esito della riunione del Fomc, il comitato di politica monetaria della Federal Reserve, con il mercato che si attende un ulteriore ritocco ai tassi.
A circa un'ora dall'avvio, a Milano l'indice Ftse Mib cede lo 0,20% a 18.872, maglia nera per Saipem (MI:SPMI) che segna una flessione dell'1,71%, vendite anche su Ferragamo (MI:SFER) -1,67% e Pirelli (MI:PIRC) -1,50%, deboli i titoli Mediaset (MI:MS), Fca (MI:FCHA) e Italgas (MI:IG). In territorio positivo Atlantia (MI:ATL) che guadagna lo 0,19%, Poste Italiane (MI:PST) +0,35% ed Enel (MI:ENEI) in progresso dello 0,52%. Lo spread tra Btp e bund tedeschi sale a 270,5 punti base con il rendimento del decennale al 2,96%. Debole la borsa di Francoforte che cede lo 0,11%, Londra che perde lo 0,30% e Parigi lascia sul terreno lo 0,41%.
I mercati azionari dell'area Asia-Pacifico inziano la settimana con un'intonazione cauta, dopo dati macro deboli dalla Cina e dall'Europa che mostrano il raffreddamento della crescita a livello globale, cementando i timori sulle conseguenze delle frizioni sul fronte commerciale. Hang Seng 0,0%, Shanghai Composite +0,2%, Kospi + 0,2%, Nikkei225 + 0,7%, ASX 200 + 1,0%.
Sul fronte dei dati macro, i paesi dell'area euro a ottobre hanno registrato un surplus commerciale di 14 miliardi di euro rispetto al resto del mondo. Secondo i dati diffusi da Eurostat le esportazioni mostrano un aumento dell'11,4% a 209,7 miliardi mentre le importazioni sono salite del 14,8% a 195,8 miliardi. Nello stesso mese del 2017 il surplus commerciale era ammobntato a 17,8 miliardi. Torna a scendere l'inflazione, a novembre nei paesi euro l'indice dei prezzi al consumo si attesta all'1,9% tendenziale rispetto al 2,2% di ottobre.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi,
FIBO Group