La continua incertezza sui colloqui commerciali USA/Cina, lo Shutdown da record e le preoccupazioni per il rallentamento economico globale hanno frenato il tentativo di ripartenza del Dollaro. I rendimenti delle obbligazioni, che in precedenza erano tornato su livelli interessanti, stanno balbettando (i differenziali di rendimento si stanno nuovamente contraendo). Questa perdita di sentiment è evidente sull’euro dollaro che ha trovato un supporto interessante intorno a 1,1340 e sull’oro dove invece stiamo registrando un rimbalzo dal supporto a $ 1276. Preoccupazioni che si percepiscono anche su altre materie prime, ad esempio il rally del petrolio si è arrestato e ciò pone ulteriore enfasi sui PMI flash Eurozona e USA di oggi. I dati PMI sono visti come i primi indicatori di crescita, quindi qualsiasi deterioramento sarebbe un campanello d’allarme preoccupante. Un calo nell’Eurozona potrebbe indurre la BCE a rivedere le previsioni di crescita e potrebbe ostacolare il processo di normalizzazione. Non aspettiamoci, quindi, fuochi d’artificio da Mario Draghi che molto probabilmente sarà più colomba del solito. In tutto questo contesto c’è una valuta importante che si sta comportando decisamente bene, ovvero la sterlina che sta beneficiando di prospettive orientate verso una forma più morbida di Brexit.
Wall Street ha terminato la sessione di ieri debolmente al rialzo con l'indice S&P 500 +0,2% a 2639 punti, mentre i futures hanno perso appena lo 0,1%. Ciò ha determinato una sessione mista in Asia ( Nikkei -0,1%, Shanghai Composite +0,4%) mentre l’Europa sta provando a spingere verso i massimi di giornata. Nel forex non c’è molta direzionalità tra le majors, segnaliamo tuttavia la debolezza del dollaro australiano nate dalle preoccupazioni per l'aumento dei tassi ipotecari.
Come detto oggi spazio ai dati PMI flash dell'Eurozona delle ore 10 con il PMI manifatturiero dell'Eurozona che è sceso a 50,5 (51,4 dicembre), i servizi in calo a 50,8 (da un 51,2 finale Dicembre) e il composito 50,7 da un 51,1 finale a dicembre. Tutti sotto le attese La BCE non cambierà nulla a livello di politica monetaria, quindi attenzione alla conferenza stampa di Mario Draghi delle 14:30. Per quanto riguarda il PMI manifatturiero flash degli Stati Uniti delle 15:45 dovrebbe far registrare un lieve calo a 53,5 (da un 53,8 di dicembre quale lettura finale) mentre il PMI dei servizi dovrebbe attestarsi a 54,1 (da una lettura finale di 54,4 a dicembre) . Infine le scorte di petrolio alle ore 17 e si prevede un calo di -0.3m di barili (-2,7m la scorsa settimana) mentre i distillati dovrebbero calare di -1.0m di barili (+3,0m la settimana scorsa) e la benzina crescere di +2,5 milioni (+7,5 milioni la scorsa settimana).